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Philos sophia.
“Immaginate così la nostra situazione.
C’è una caverna. Al suo interno si trovano degli uomini con il collo e le membra in catene. Sono immobilizzati e non riescono neppure a ruotare la testa. Alle loro spalle arde un fuoco- è impossibile per loro vederlo- e delle marionette vi danzano di fronte, ma i prigionieri sono destinati a guardare solamente le ombre proiettate sulla parete della grotta.
Hanno trascorso tutta la vita in quella posizione, sono ormai convinti che le ombre costituiscano la realtà. E come potrebbe essere altrimenti?
Cosa accadrebbe per esempio, se uno di loro riuscisse a liberarsi?”
Siamo in Italia, Thurii. Finalmente qualcuno è riuscito a voltarsi, a vedere, a concepire la Verità. Il suo nome è Platone. Sulle tracce dell’amico Agatone l’umile ateniese condurrà senza neppure accorgersene una vera e propria caccia al tesoro, il vero tesoro della conoscenza.
Ai giorni nostri, Jonah conduce il suo stesso iter ,alla ricerca della moglie scomparsa.
La storia di coloro che sono riusciti a liberarsi dalla prigionia della spelonca, a voltarsi e a scoprire cosa si celava dietro ai propri corpi incatenati.
Un libro ricchissimo di documentazioni relative al mondo del V secolo a.C , a tutti i suoi enigmi e ai suoi misteri. Si va dalle frasi sibilline dei culti orfici a quelle acute e sprezzanti dei sofisti per poi gettarsi in quelle fresche e rigeneranti dell’insigne Socrate e del suo allievo Platone, protagonista assoluto della vicenda.
E’ un romanzo, questo, che gioca molto sulla concezione della realtà, di ciò che ci sta intorno, capace di appassionare con il suo ritmo cadenzato dai misteri più arcani. Uno dei quei pochi libri profondi, pieni zeppi di massime e citazioni su cui riflettere- come si può non farlo quando il fulcro è la filosofia- che riescono ad “aprire” la mente del lettore verso nuovi orizzonti. Uno scenario dove non possono mancare le giuste striature rosa, la ciliegina sulla torta!
Unica nota dolente: la prima parte, quelle 200 pagine che non scorrevano mai. Si riconoscevano qua e là le piacevoli discussioni filosofiche, le documentazioni integrate col testo.. ma tutto ciò era fin troppo sconnesso e tutto faceva pensare che i contenuti ci fossero ma non sfruttati adeguatamente. La piacevolezza fin troppo effimera si fa sopraffare dallo stile confusionario- ci sono dei veri e propri voli pindarici! - e tedioso AD NAUSEAM. La sensazione è quella di non entrare mai nel vivo della storia ma, assicuro che una volta trovata la breccia.. solo estasi!