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Le notti di Salem
Le notti di Salem seconda opera pubblicata dal Re, un King sicuramente acerbo ma che si affaccia sfrontatamente sul panorama letterario mondiale con un'opera ambiziosa, più volte rivisitata e corretta. Un King dichiaratamente ispirato all'opera di Bram Stoker e di alcune riviste horror della sua infanzia.
Un King che genera brividi ma che ancora non è del tutto sfolgorante come in altre opere successive.
Il libro lo si potrebbe dividere in due macro sezioni. La prima è il racconto principale, ambientato nel Maine degli anni '70, che il sottoscritto dividerebbe a sua volta in altre due parti, una propriamente da brivido, la prima, ed un'altra un po' da Guerra dei Mondi. Capitoli medio lunghi intervallati da altri molto brevi portano a cambiamenti di ritmo intensi. Personaggi che non hanno bisogno di essere delineati perchè sono così immersi nella trama o forse è la trama stessa che ne delinea i tratti.
La seconda sezione è rappresentata da un' opera epistolare che precede di un secolo e mezzo la storia vera e propria. Bene quest'ultima sezione dell'opera mi è parsa intrisa di occulto, ho respirato il male e bevuto alla fonte dell'incubo. Ho apprezzato forse più queste ultime pagine che l'intero romanzo. Comunque l'autore già dai suoi primi passi si dimostra quello che diverrà il Re indiscusso del fantastico horror intriso di sano terrore...un brivido continuo nelle notti d'estate.
I vampiri ed il Male esistono?
Buona lettura a tutti.
Syd
PS non consiglio l'acquisto dell'edizione illustrata solo poche immagini e di scarsa utilità.
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