Dettagli Recensione
Un buon intreccio e nulla più
Elina Wiik è l'unica donna della squadra omicidi di Västerås, in Svezia, e quando le capita sottomano il caso di Ylva è reduce da una depressione e annoiata dalla routine. Ylva è stata uccisa venticinque anni prima e il delitto sta per scadere in prescrizione, ragion per cui l'investigatrice ha poco meno di un mese per risolvere il caso. Parallelamente si svolge la vicenda di Kary, alla ricerca dei suoi genitori biologici. L'aspetto più interessante di questo romanzo è l'intreccio che si incastra perfettamente coi ragionamenti di Elina. L'indagine è interessante, le intuizioni credibili, la trama è ben orchestrata; non ci sono colpi di scena eclatanti ma il tutto scorre senza intoppi. Ciò che manca è una scrittura che faccia esclamare: voglio leggere altri testi di questo autore! È, infatti, piuttosto ordinaria, a tratti banale, seppur scorrevole. Anche le atmosfere non rendono giustizia all'ambientazione nordica. Lo consiglio per il buon lavoro fatto dall'autore sull'intreccio. Nel complesso è una lettura gradevole e poco impegnativa che occupa il tempo piacevolmente.