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IO SONO ANNA SPIEGEL
“Dopo mezz’ora capì che non avrebbe mai più rivisto sua figlia. La bambina aveva aperto la porta, lo aveva guardato ancora per un istante, poi si era voltata ed era entrata dall’anziano medico. Josephine, la sua piccola di dodici anni, non sarebbe tornata mai più da lui. Ne era certo. …”
L’incipit è promettente…
Primo romanzo di questo scrittore tedesco che leggo, mi ha incuriosita perché ha avuto un grandissimo successo in Germania nel 2006, arrivando a giocarsi il primo posto nelle classifiche di vendita con Il Codice Da Vinci.
La storia parte con il racconto di Viktor Larenz, importante e famoso psichiatra di Berlino.
La sua vita viene tragicamente sconvolta da un evento: la figlia dodicenne Josy, affetta da una malattia sconosciuta, scompare senza lasciare traccia, improvvisamente, un pomeriggio, durante una visita, nello studio del dottore che l'ha in cura.
Le aspettative non sono rimaste deluse, non mi capita spesso di leggere un thriller così ben congegnato, ingarbugliato, per nulla noioso.
I meandri della mente umana sono l’elemento principale, insomma uno psicothriller che io ho letto in un giorno, un po’ perché avendolo a disposizione l’ho ben impiegato, un po’ per la curiosità e per la difficoltà a staccar gli occhi dalle pagine e dai capitoli così brevi, che vanno naturalmente via uno dopo l’altro.
Unica pecca forse è lo stile, che mi è apparso un po’ “sempliciotto”, forse troppo poco argomentato, il che mi fa tutto sommato sottovalutare l’opera, che invece è degna di tutto rispetto.
Ma ciò che voglio maggiormente sottolineare è l’indubbia capacità dell’autore, di riuscire ad insinuarti il dubbio, il sospetto, l’ansia e beh si, quel pizzico di sana paura che diciamolo, durante una lettura del genere apprezzo tantissimo e che trovo difficilissimo riuscire a infondere.
Insomma, finalmente un po’ di sana ansia durante la lettura!!! Altrimenti che psico thriller è??
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ciao Denis