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L'ombra del vento
 
L'ombra del vento 2013-07-29 13:49:20 Todaoda
Voto medio 
 
3.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
2.0
Piacevolezza 
 
3.0
Todaoda Opinione inserita da Todaoda    29 Luglio, 2013
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Piacevole anche se sforzato

Zafon sa scrivere: il suo stile, semplice ed accurato, umile ma riccamente pregno di tutti quegli aspetti che colorano la vita, conferisce un sentore di autenticità ad ogni personaggio, situazione, ambiente che la sua penna abilmente descrive. In questo lavoro, che l'ha portato agli onori di quella complicata e talvolta assurda macchina che è la celebrità letteraria, la narrazione a tratti rimanda addirittura alla grande scuola del realismo americano. Come i suoi illustri, (ma intendiamoci: anche molto più bravi)colleghi, Zafon, scrive di storie concrete, di vita vissuta e di fatti che sembrano strappati alla cronaca dell'epoca permeando tutto di quella sottile e mai sgradita ironia che inequivocabilmente da una solida marcia in più al romanzo sostenendo il lettore in certi inevitabili momenti di stanca e rompendo la tensione nei momenti cruciali.
Un plauso particolare poi gli è dovuto per la creazione della figura di Fermin Romero de Torres, così autentica con i suoi vizi, i suoi peccati e le sue doti; così umana nella sua condizione in bilico tra il precario e il pateticamente divino, da suscitare una simpatia incondizionata. Una figura così a suo modo normale e speciale che tutti prima o poi ci riconosciamo in essa e ci sentiamo più uniti, più comprensivi dei fallimenti umani e allo stesso tempo più sicuri dell'immancabile riscatto sociale, contagiati da quella leggerezza con cui Fermin prende la vita, dall'impeto con cui si dedica ai suoi impegni e dalla lealtà che mostra nei confronti degli amici.
Detto questo, con l'Ombra del vento, non siamo di fronte ad un capolavoro eterno, anzi, l'intrigo amoroso da telenovela sudamericana e il gran finale così pirotecnicamente barocco nel suo eroismo da "b-movie", riportano nel giusto ordine delle cose l'intero romanzo, facendo bene intendere al lettore che seppur per stile Zafon strizzi l'occhio ai grandi della letteratura contemporanea, per tutto il resto, dai contenuti, al ritmo, dalla logica all'introspezione, be ne ha ancora di strada da fare per raggiungere certi livelli. Tuttavia si intravede dietro le sue parole lo sforzo per raccontare qualcosa che non sia ne piatto, ne banale, e come ogni persona che compie uno sforzo, anche se non sempre il risultato è quello sperato, anche lui è giusto premiarlo, se non altro anche solo per il semplice fatto di averci provato e di averci concesso così una speranza.

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