Dettagli Recensione
Un archetipo nel suo genere
Il più fulgido, splendente e forse famoso esempio di narrativa commerciale. Tutti coloro che si definiscono lettori comunque dovrebbero leggero a prescindere, per amor di completezza, poiché questo romanzo si erge nel bene e nel male a portavoce di un intero filone letterario distintivo di un epoca (la nostra). Per chi è un habitué di questo genere infatti è un must, certo i più critici e più dediti a letture impegnate, leggendo i Pilastri, potrebbero storcere il naso sottolineando l’eccessiva faciloneria di certi passaggi, la mancanza di profondità dei personaggi o lo stile dell’autore a tratti talmente impersonale da far sembrare le mille e più pagine del romanzo il frutto di un prodigioso macchinario che pensa, crea e scrive al posto dell’essere umano, tuttavia non bisogna mai dimenticare il settore letterario in cui va collocata l’opera, un settore in cui si guarda più ai fatti che alle cause, più ai contenuti che alle modalità con le quali vengono narrati, un settore le cui linee di confine sono talmente poco delineate da annoverare tra le sue file opere di sicuro intrattenimento ed indicibili porcherie; ed in questo settore, come già detto, i Pilastri della Terra è uno dei migliori esempi e Ken Follett una delle voci più autorevoli.
Comunque non c’è da preoccuparsi: la stragrande maggioranza (e io sono tra loro) in questo caso troverà il testo affascinante, divertente, scorrevole e perfino assuefacente.
Gli unici difetti che possono venire ascritti alla narrazione sono riscontrabili in alcuni "momenti di debolezza" dell'autore nei quali descrive la società medievale, la mentalità, le credenze religiose e i costumi dell'epoca con uno stile permeato di una celata ironia leggermente sopra le righe. E' quasi fisicamente doloroso invece il salto temporale di diversi anni che caratterizza l'ultima parte del romanzo; parte, quest'ultima, eccessivamente breve e sbrigativa per consentire al lettore di riabituarsi alla mutata condizione, sociale, mentale, fisica e monetaria dei protagonisti. Detto questo il libro rimane comunque un capolavoro del suo genere tanto che l'elevato numero di pagine in cui si dipana la vicenda, che per molti potrebbe costituire un freno alla volontà di leggero, non pesa assolutamente e ci si ritrova alla fine malinconicamente dispiaciuti per la sorprendente brevità del romanzo.
Ken Follett pur non avendo sempre azzeccato i suoi romanzi, dimostra in questo di essere decisamente all'altezza della sua fama. In conclusione è un libro adatto e consigliabile a tutti o perlomeno a chiunque prima di andare a dormire desideri staccarsi dalla quotidianità in maniera semplice, curiosa, a tratti intelligente, e sicuramente riposante, per almeno un paio di mesi.