Dettagli Recensione
Boxe, guerra d'Algeria e tanta umanità
In questo romanzo due storie apparentemente distanti tra loro, quella di un poliziotto con la passione x la boxe e quella di un reduce della guerra d'Algeria , trovano a metà libro un punto di contatto rappresentato materialmente dalla figura dell’algerino Rachid, alias Bendjema, che sprona i due protagonisti del testo(George il pugile e Pascal il reduce) a fare i conti una volta x tutte col proprio passato.
Interessante il libro, perché attraverso queste pagine l'autore è abile a far risaltare la voglia di riscatto sociale e morale dei protagonisti, spesso però questa sete di tranquillità e benessere incoccia con situazioni particolari e la necessità di scendere a compromessi diventa quasi un obbligo.
Notevoli le digressioni contentute nel romanzo a riguardo del mondo degli incontri boxe..anche truccati; allo stesso tempo sono importanti le pagine che narrano del periodo 1957/1959 e della guerra di liberazione algerina e delle tante violenze che le forze speciali francesi compirono nei confronti di tutti coloro sospettati di essere fiancheggiatori dei movimenti di liberazione nazionale.
Suggestivo