Dettagli Recensione
Decisamente...NO!
Se dovessi stilare una classifica dei libri che non mi sono piaciuti, piazzerei " Nel bosco" sicuramente nei primi posti.
La trama brevemente riportata nel retro copertina mi aveva in effetti colpito: un efferato omicidio in uno scavo archeologico celtico , un detective che proprio in quello stesso luogo aveva subito un violento trauma da bambino, tanto da non ricordare cosa fosse accaduto, le nebbie dell'Irlanda a fare da cornice alla vicenda. A prima vista sembrano esserci tutti gli ingredienti per un thriller ben costruito.
Peccato che manchi davvero tutto il resto.
Caratterizzazione dei personaggi alquanto scialba, trama piuttosto piatta e poco coinvolgente. Preferisco non addentrarmi oltre nel descrivere quelle che, a parer mio, sono le tante mancanze riscontrate.
Ciò che tuttavia più ho davvero odiato, dopo aver chiuso l'ultima pagina del libro , è stato non capire nulla di ciò che fosse avvenuto al detective da bambino, non capire in che modo la sua infanzia venisse ricollegata alle vicende raccontate ( piuttosto banali tra l'altro), nè in che cosa consistesse questo famigerato trauma tanto ricorrente.
Non ho capito tutto ciò non perchè non avessi prestato attenzione al testo. Nè è possibile sostenere che venga lasciato al lettore facoltà di immaginazione. Bensì , semplicemente, nulla viene detto in merito.
Ebbene sì. Si apre un intreccio e lo si lascia sospeso nel vuoto.
I primissimi capitoli sembrano tratteggiare una trama misteriosa e complessa per poi concludersi nel nulla più assoluto. Come se l' autrice, dopo aver iniziato a scrivere, si fosse stancata e avesse sbrigativamente concluso il tutto, senza dare spiegazioni di alcun tipo.
Se mai aveste la tentazione di acquistarlo il mio consiglio è di non farlo, a meno che non vogliate capire come NON scrivere un thriller !