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La biblioteca dei morti
 
La biblioteca dei morti 2013-07-11 10:54:45 Todaoda
Voto medio 
 
1.8
Stile 
 
1.0
Contenuto 
 
2.0
Piacevolezza 
 
2.0
Todaoda Opinione inserita da Todaoda    11 Luglio, 2013
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Bah...

Un romanzo incentrato attorno a una tematica interessante, fin da principio infatti tra le righe traspare la ragione che ha mosso l'autore a sfoderare la penna per la sua prima volta: il destino o meglio la predestinazione. Glenn Cooper con La Biblioteca dei Morti si pone uno degli interrogativi così detti fondamentali che hanno reso insonni generazioni di filosofi, un interrogativo che man mano che la vicenda si dipana si fa sempre più pressante: esiste il fato? E' tutto già scritto o ciò che ci riserva il futuro è insondabile poiché, con buona approssimazione, casuale? Questioni importanti dunque, un po' ritrite e banali forse ma pur sempre importanti, questioni che lasciano sperare il lettore finalmente in un romanzo diverso, anticonvenzionale... peccato però che ogni illusoria e malriposta speranza in quattro e quattr’otto si dissolva come un castello di carte in mezzo alla bufera della banalità e dei luoghi comuni: Cooper si fa la domanda, si da una risposta qualsiasi e tutti amici come prima. Peccato che la risposta sia quanto di più superficiale e ignaro delle conseguenze si possa scrivere. Certo è ingiusto caricare di eccessiva responsabilità un novello scrittore che fin troppo chiaramente vuole fare il verso a Dan Brown (contento lui...), è ingiusto aspettarsi un po’ di profondità: bisogna pur sempre tenere a mente che si sta leggendo un romanzo commerciale, dunque la scorrevolezza e gli “effetti speciali” devono avere la meglio sul ragionamento logico e le disquisizioni filosofiche, ma qualora venissero a mancare esplosioni ed inseguimenti mozzafiato e lo stile di scrittura fosse di un piattume sconcertante che altro rimarrebbe per tentare di risollevare le sorti di questo romanzo? E' interessante notare come il solito curriculum dello scrittore spiaccicato sull'ultima di copertina, terminata la lettura del romanzo, suoni più come una giustificazione da parte della casa editrice che come una sottolineatura della competenza dell’autore. Non ha mai scritto un romanzo? Prima si occupava di tutt'altro? ...ah ecco!

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Commenti

7 risultati - visualizzati 1 - 7
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Hai ben motivato la tua idea negativa del libro e dell'autore e ti rispetto, ma a me Cooper piace molto come mi piace la sua cultura e conoscenze che trapelano dalle pagine dei suoi libri.... Il tipo di storia narrata è comunque una scintilla di "novità" all'interno di un genere ultimamente inflazionato...
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Todaoda
11 Luglio, 2013
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Eh lo so a molti piace, questione di gusti. Grazie x il rispetto eh eh eh!
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aeglos
12 Luglio, 2013
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Anche a me piace molto come scrive Cooper e trovo che sia a conoscenza di tanti fatti storici...Solo il suo ultimo libro (che poi è il terzo di questa trilogia) mi ha lasciato un pò di amaro in bocca....
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Todaoda
12 Luglio, 2013
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Non so io dopo il primo non è scoccata la scintilla e ho smesso.
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gracy
13 Luglio, 2013
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Todaoda...penso che l'avresti bruciato direttamente...ha fatto il copia/incolla del primo e io mi sono fermata :)
A me questo non era dispiaciuto. Sui capitoli successivi della vicenda stendo un pietoso velo, il secondo è un furbo e irritante copia e incolla, il terzo non l'ho neanche guardato. Gli altri suoi libri con ambientazione diversa mi hanno sempre lasciato un senso di ...insoddisfazione. Belle premesse e poi pochino. Ora credo che Cooper non mi beccherà più manco per sbaglio. Mi ci sono voluti 5 libri ma meglio tardi che mai...
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Todaoda
16 Luglio, 2013
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Eh immagino che gli atri non siano granché. Io cerco sempre di valutare i libri nell'ambito in cui si collocano in modo da non aspettarmi mai troppo o troppo poco. L'ambito di Cooper è quello della letteratura commerciale tuttavia anche in questo, secondo me, c'è molto di meglio.
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