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La stanza della morte
 
La stanza della morte 2013-07-11 05:09:36 GLICINE
Voto medio 
 
2.5
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
2.0
GLICINE Opinione inserita da GLICINE    11 Luglio, 2013
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RIVOGLIO IL VECCHIO RHYME!

Quando esce un nuovo libro di Deaver, sono come una bambina alla quale viene regalato un giocattolo desiderato, non vedo l’ora di aprirlo ed assaporarlo fino all’ultima parola.
Ultimamente però quello che leggo dello stimato autore, non mi appaga completamente. Lincoln Rhyme non è il solito Lincoln Rhyme, idem per quanto riguarda Amelia Sachs.
Il “killer” contro il quale devono operare i due investigatori è addirittura lo Stato, che sembrerebbe il mandante e l’esecutore dell’omicidio di Robert Moreno, attivista a favore dei popoli dell’America Latina, freddato nella sua stanza d’albergo alle Bahamas. Insieme a lui muoiono la sua guardia del corpo e un giornalista che stava intervistando Moreno proprio nel momento dell’omicidio.
Perché l’uomo è stato ucciso? E’ possibile che solo il fatto di essere apertamente anti-americano, possa portare alla morte? Le notizie divulgate dai media che Moreno sia stato ucciso da uomini legati ad un cartello della droga, servono per depistare le indagini ma…
A questo punto come un effetto domino, si innescano tutta una serie di eventi per fare in modo che non trapeli nulla riguardo all’omicidio Moreno.
Spariscono le prove, la Polizia delle Bahamas non sembra avere intenzione di collaborare.
Lincoln e Sachs coadiuvati dal viceprocuratore distrettuale Nance Laurel, insediatasi con prepotenza nel laboratorio di Rhyme, iniziano le indagini.
Sarà, ma la “fantapolitica” non mi ha mai entusiasmata.
I personaggi sono molti, e, a mio parere non sono caratterizzati pienamente. Il libro ha dei punti veramente noiosi (mai successo…!), Sachs e Rhyme operano divisi in questo libro e la storia perde mordente, la squadra funziona se avviene la nota sinergia di somma ed alchimia che riescono a creare i due personaggi uniti, in questo modo sembrano pesci fuor d’acqua.
Insomma una storia montata e tirata per i capelli, per riuscire ad arrivare alla fine… Nelle ultime 100 pagine succedono una serie infinita di eventi spiegati frettolosamente, che lasciano il lettore con una strisciante insoddisfazione.
Insomma Deaver! Cosa stai facendo a Lincoln e Amelia? Che dire di altro… l’autore non mi sembra più lo stesso…
Il libro rimane comunque una discreta lettura, ma l’ombra di ciò che creava la mente dell’autore anni fa….

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Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Sicuramente agli amanti dell'autore in questione, per avere un'altra opinione riguardo alle mie impressioni....
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Commenti

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La tua recensione è ok e anche i tuoi commenti finali su Deaver che era il mio favorito su libri thriller.
Giusta segnalazione...
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GLICINE
12 Luglio, 2013
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Grazie Gianfranco!! Apprezzo ancora di più il tuo commento da "appassionato" di Deaver.... Mi pare di capire che anche tu sei rimasto deluso dagli ultimi libri dell'autore.... Proverò a leggere il prossimo e se le impressioni si tramuteranno in conferme pernso di lasciare (ahimè!) Deaver al suo destino.....
Bella recensione, ho avuto anch'io la stessa impressione leggendo gli ultimi libri di Deaver. Mi viene un atroce sospetto : o ha perso lo smalto e la freschezza degli inizi (e umanamente ci sta anche, Stephen King per dieci anni ha scritto porcherie ignobili prima di riprendersi) oppure i contratti delle case editrici che ti impongono di sfornare un libro e più all'anno stanno facendo danni...
In risposta ad un precedente commento
GLICINE
13 Luglio, 2013
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Sono possibili entrambe le tue ipotesi..... Che tristezza vedere un bravo scrittore tramontare in modo tutt'altro che brillante!
4 risultati - visualizzati 1 - 4

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