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IL RE SANGUINARIO
Ora state pensando “Ma dai Sary ci proponi un libro così datato?”. Avete ragione, ma io non l’avevo ancora letto. Era in libreria da anni, mi spaventava la mole e non mi convinceva la trama, poi è arrivato il momento giusto. Adesso vi racconto tutto.
Ralph è un arzillo settantenne vedovo. La sua amata Carolyn se l’è portata via un cancro al cervello. Una vita condivisa in salute e in malattia, poi la solitudine con tutti i suoi fantasmi.
Uno di questi è l’insonnia. Silenziosa ed improvvisa arriva, si accomoda nel corpo e fa da padrona. Il mondo cambia, percezioni, colori, rumori, sensazioni è tutto sottosopra. Fosse solo questo che affligge il protagonista potrebbe anche essere accettato come un regalo della terza età, ma cose strane accadono a Darry. Fino a poco tempo prima era una normale cittadina americana, ora no, un vicino di casa folle è a capo di una squadra di antiabortisti agguerriti convinti che in una clinica del posto vengano effettuati aborti coscienti e non, cadaveri di neonati e feti trasportati in un crematorio per soddisfare la sete di sangue del Re Sanguinario. Nuovi abitanti strambi, visioni, predicatori, confusione, fra tutto questo cosa è reale e cosa è frutto della mente? Esiste un mondo parallelo? L’eterna lotta tra il bene e il male?
Questo libro potrebbe intitolarsi l’epopea di Ralph. Un tomo che, secondo me, l’autore avrebbe dovuto sfoltire con una forbiciata decisa. L’inizio è lento e piatto, la lettura prosegue senza scosse adrenaliniche né suspense fino a metà libro, poi il ritmo aumenta e la storia decolla suscitando interesse, nessun asso nella manica, nulla di particolarmente sconvolgente o speciale.
Un’infinità di informazioni tecniche da rivista scientifica, è molto ben studiato e pensato, sicuramente King non lo cogliamo impreparato, oltre che una quantità di nomi propri difficili da memorizzare e da ripescare al bisogno.
La penna è abbastanza semplice e chiara, quindi le pagine scorrono velocemente. Troppo descrittivo, in certi punti si dilunga inutilmente facendo calare l’attenzione. Mancano particolari succulenti, scene avvincenti ed inquietanti. I capitoli sono suddivisi in sottocapitoli, necessari come una boccata d’ossigeno.
La trama è originale, ma è sviluppata in modo poco appetitoso. Il titolo e la fama del maestro promettono una valanga di piacere/terrore … non è così. Una doccia tiepida, non è sgradevole ma neanche rigenerante ed appagante.
“Insonnia e alcolismo hanno molto in comune, ma dove coincidono è che entrambe sono malattie del cuore e della mente e quando si dà loro spazio, di solito ti ammazzano lo spirito molto prima di quanto riescono a distruggerti il corpo.”
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