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Il bisturi e il catgut...
Se siete al mare e avete voglia di leggere un bel thriller senza tante pretese, senza tanto mordente, senza tanto pathos, questo è perfetto. Almeno è quello che capita a me. Mi riservo di leggere i thriller in estate, sotto l’ombrellone sorseggiando una bibita ghiacciata, perchè non impegnano i pensieri e non perdi il filo delle scene sequenziali quando c’è un jukebox che ti distrae o una mamma che riprende in continuazione un bambino che gioca innocentemente tirando la sabbia ai passanti con la palettina.
Per carità non è roba leggera il caso che Jane Rizzoli della omicidi di Boston e il collega Thomas Moore hanno tra le mani, anzi è una gran patata bollente e sicuramente ben ingarbugliata, perché pochi indizi e diverse ragazze morte mutilate con perfezione chirurgica ti inducono a pensare che il colpevole deve essere legato a qualche sala operatoria, a qualche medico chirurgo appunto. Ma si sa i thriller ben studiati ti fanno credere una cosa e poi ti spiazzano con colpevoli improponibili. Al 20 % dell’ebook già sapevo chi potenzialmente poteva essere il colpevole…ho sbagliato, ma ci sono andata vicina.
Ho fatto un bel ripasso sulle CID e poi diciamola tutta come bloccano le emorragie interne in America non lo fa nessuno!
Le protagoniste che purtroppo appaiono nel libro come decedute o la dottoressa Catherine, che è l’unica sopravvissuta alle violenze, sono molto asettiche, statiche, non hanno una spiccata personalità che le mette in risalto e non hanno voce e carisma a sufficienza. Sono solo vittime e tutto è concentrato sulle mosse del killer seriale, come succede in tutti i thriller.
Catherine è sempre in pericolo e la sua presenza è sempre più eccitante per il predatore che ovviamente è un maschio che odia le donne e le mutila perché hanno determinati organi.
Il mostro si muove silenziosamente, a passo felpato, quasi neanche te ne accorgi fino alla parola fine. Il pensiero malato del killer si materializza solo per enfatizzare i sacrifici dei greci agli dei e i vichinghi che non sacrificavano vergini, ma prostitute.
Con questo libro si apre una serie che ha riscosso parecchio successo, consacrando Tess ad una collaudata popolarità, sicuramente ne leggerò qualche altro in futuro.
Ringrazio Sydbar per la piacevole scoperta.
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Commenti
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Syd
ecco ehm...ehm...si ti consiglio di virare su altro per un ritmo più adrenergico ;))
@Syd
my vanity friend!!!! Adrenalina ben distribuita la mia, ahahahah...ma è solo questione del giusto output, questo non ce l'aveva XD
Bel commento, come sempre.
ahahahah...si tipo la maestra e Pierino...ihihihih
No Bruno....è proprio l'articolo determinativo davanti al sostantivo che determina l'omologazione...XD
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Anche io amo i thriller in spiaggia...ma con superadrenalina :-P