Dettagli Recensione
IO NON ME NE PRIVERO'!
Altro thriller della Slaughter che non delude assolutamente. 556 pagine che si leggono in un soffio.
I personaggi sono ben delineati, la scrittura è scorrevole ed avvincente. Per gli amanti del genere, non manca nulla alla trama…A momenti veramente agghiaccianti, si alternano momenti di emozione che si avvicinano quasi alla commozione.
I due detective che si occupano del caso sono “vecchie” conoscenze: Will Trent e Faith Mitchell, mi sono quasi affezionata a questi due personaggi, l’autrice è stata geniale e originale nel delinearne personalità e vita passata; entrambi manifestano luci ed ombre, punti di forza e debolezze, sempre avendo come punto cardine la giustizia e l’onestà.
Genesi parla di un argomento che in questi ultimi tempi la fa da padrone anche purtroppo in reali fatti di cronaca: la violenza sulle donne.
Una donna nuda, gravemente ferita, denutrita e al limite delle proprie forze, di notte, sbuca improvvisamente dal nulla in mezzo alla strada e viene investita dall’auto con a bordo due anziani coniugi.
La descrizione delle lesioni che presenta la donna è cruda, l’impatto psicologico è da subito forte, come chi ha già letto la Slaughter sa bene, l’orrore è dipinto in tutta la sua tragica atrocità, senza edulcorazione, senza censura..
“Una parte del volto era sporco di terra e sangue..la bocca era aperta, le labbra tagliate e sanguinanti…ferita profonda tra l’undicesima e dodicesima costola…Aveva lacerazioni in tutto il corpo come se dei ganci le fossero stati conficcati sotto la pelle e poi strappati via, e la ferita sul seno puzzava già di setticemia..”
Will la notte stessa scopre il luogo dove era imprigionata la donna, ed è subito chiaro che ci si trovi di fronte ad un individuo capace di efferatezze inaudite…
La caccia comincia e momenti di indagine, si legano indissolubilmente a momenti di vita privata dei due detective.
Il lettore è coinvolto in ogni aspetto dell’indagine, il serial killer aleggia come un fantasma tra le righe, non lo vedremo descritto, non lo vedremo in azione, ma poco importa; l’autrice è bravissima nel presentarcelo attraverso ciò che compie, e da qui si capisce che predilige un certo tipo di donna, con una certa connotazione caratteriale ed un determinato stile di vita.
Quale sarà il comune denominatore?