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Il canyon delle ombre
 
Il canyon delle ombre 2013-06-18 14:26:52 andrea70
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
andrea70 Opinione inserita da andrea70    18 Giugno, 2013
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Dorian Gray 2000

Ho sempre pensato che Clive Barker si sarebbe rivelato un po' troppo "pulp" per i miei gusti , una sorta di Stephen King incattivito di brutto. A giudicare da quest'opera non direi. La prima parte è davvero ben scritta , come tematiche e avvenimenti non sembra per niente un romanzo horror.
Un attore famoso ma che mostra i primi segni degli anni che passano si sottopone ad un intervento di chirurgia plastica dall'esito nefasto . Abbandonato da tutti, amici e agenti, in un mondo dove l'apparire è tutto o quasi, trova rifugio presso una villa appartenuta ad una star degli anni venti, in una località appartata di Hollywood.
Nella dependance della villa vive ancora , come una presenza che aleggia inquietante , una donna che dovrebbe essere quasi centenaria se è chi dice di essere , ma che dimostra poco più che vent'anni. Per i giardini vagano oscure presenze , sembrano fantasmi ma sono molto reali. Nella villa è stato trasportato molti anni prima dalla Romania uno splendido mosaico " la caccia" , che ha occupato tutte le pareti , i soffitti e i pavimenti dell'enorme sotterraneo. In questa stanza Todd si sente osservato, si odono rumori strani , è come se qualcosa stesse arrivando da chissà dove, c'è un senso di attesa che fa venire i brividi.
Todd non sa più se il pericolo maggiore è l'inquietante mosaico dove alcuni personaggi sembrano essersi spostati da un giorno all'altro o il giardino dove vagano creature abnormi, vecchie stelle del cinema che dovrebbero essere morte da decenni, figure sinistre e bizzarri incroci.
Cosa accade ogni giorno a Coldheart Canyon, e quale evento terribile sta per accadere ? Todd sta impazzendo o è finito in una realtà strana quanto paurosa ? E che rapporto c'è tra il mosaico e i reietti umani in giardino ?
Bellissimo romanzo a cavallo tra l'horror e il dramma, tra Il Ritratto di Dorian Gray e Stephen King.
Il tema è l'incapacità dell'uomo di accettare la propria caducità, il fatto che lo sfiorire del nostro aspetto è solo uno dei segni della nostra provvisorietà .
Il mondo delle stelle del cinema è disposto a qualsiasi compromesso pur di conservare il proprio splendore, il potere che deriva dalla propria avvenenza.
E' una lotta tra esseri ormai vuoti di valori, pieni solo di rabbia , lussuria e crudeltà.
Per chi ama il cinema e ha familiarità con nomi e consuetudini è davvero una chicca, alcune scene sono un po' forti ma è un romanzo molto avvincente.

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