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Joyland
 
Joyland 2013-06-11 15:16:28 LuigiDeRosa
Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
4.0
LuigiDeRosa Opinione inserita da LuigiDeRosa    11 Giugno, 2013
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I frollocconi

Devin Jones è un giornalista del Cliveland Magazine alle prese con la più classica delle recherche du temps perdu, quella sull'adolescenza, quella sulle cotte per ragazze che pensavano ad altri, sulla fine del college e l'inizio degli anni universitari.La recherche di Jonesy comincia nell'estate del 1973 che lo vide impegnato ,come prima esperienza lavorativa, in un parco di divertimenti: Joyland nella Carolina del Nord. Orfano di madre, Jonesy, finito il primo semestre universitario, decide di trascorrere l'estate a Heaven's Bay ; si lascia alle spalle l'Università del New Hampshire, Wendy la ragazza che gli ha spezzato il cuore e un padre iperprotettivo, affitta una camere in una pensione con vista mare da una brava donna, la signora Emmalina Shoplaw e fa domanda d'assunzione a Joyland.
Bradley Esterbrook,vecchio giostraio e grande capo di Joyland al colloquio intuisce che il ragazzo ha della stoffa per il mondo dello spettacolo e lo assume. Farà la gavetta vestendo i panni della mascotte del parco, Howie, un simpatico pastore tedesco,ma oltre a intrattenere i bambini e i frollocconi, questo il nomignolo che i dipendenti del parco usano per indicare i clienti, Jonesy sarà un factotum addetto un po a tutte le attrazioni di questo mondo dei sogni. A fargli da cicerone nei primi giorni ci sarà ,Lane Hardy, un tipo d'uomo sempre gentile con i pivelli e originale nel vestire al contrario di Freddy Dean tipo odioso dalle maniere spicce. Come compagni di lavoro, almeno la prima estate che trascorrerà a Joyland , Jonesy avrà la bella e intraprendente Erin Brook (la Sirena di Hollywood) e un altro studente Tom Kennedy,tipo introverso,ma di buon cuore innamorato di Erin. Jonesy per raggiungere Joyland ,ogni mattina a piedi percorre un tratto di spiaggia e ogni giorno a salutarlo da una veranda di una bella casa vittoriana trova Mike, un bambino simpatico costretto sulla sedia a rotelle per una brutta malattia e sua madre, l'affascinante e indomita Annie Ross, ,figlia del noto e ricchissimo telepredicatore,Buddy Ross che in America è conosciuto per la trasmissione ,l'Ora del potere, un padre padrone che detta legge su tutto e a tutti , tranne che a quella pecora nera di sua figlia che di lui non vuol più sentir parlare. Giunti a questo punto vi chiederete , ma è un libro di King o un romanzo di Catherine Dunne? Beh avevo dimenticato di dire che nel parco dei divertimenti, precisamente nel "Castello del brivido", qualche settimana prima dell'assunzione di Jonesy, uno psicopatico ha sgozzato una ragazzina, Linda Hardy e , si mormora,che il fantasma di quest'ultima sia ancora lì che vaga fra scheletri finti,specchi deformanti e Pirati dei Caraibi. La polizia ha visionato tutte le foto che di solito gli addetti dei parchi di divertimento scattano ai clienti per rivenderle come souvenir e in tutte le foto ,l'assassino porta un berretto da baseball,occhiali da sole e giacca, l'unico dettaglio che potrebbe farlo riconoscere un tatuaggio sulla mano destra.Jonesy,Tom ed Erin quell'estate oltre a lavorare la dedicheranno ha scoprire l'assassino che durante le indagini si rivelerà di quelli seriali a maledettamente furbi. Dunque Stephen King torna in libreria con una storia che non si può definire horror, ma neanche thriller né tantomeno romance, perchè in realtà è uno splendido esempio di tutti questi generi narrativi a dimostrazione che i grandi scrittori non possono essere ridotti a mere etichette.

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