Dettagli Recensione
RIUNIONE DI FAMIGLIA
In questo thriller legale Connelly fa incontrare tutti i suoi personaggi, c'è l'avvocato Mickey Haller (vero protagonista della storia), il detective Bosch (suo personaggio più celebre) e, in un ruolo molto marginale, il giornalista Jack McEvoy (protagonista del Poeta e apparso in altri libri). Sulla carta la cosa è entusiasmate, ma alla fin fine bisogna convenire che Connelly ha scritto anche di meglio.
L'ambientazione legale, nonostante sia gestita in maniera briosa, pesa sullo scorrimento del libro e non è secondo me paragonabile alle atmosfere dei libri in cui Bosch agisce da solo o con altri poliziotti del LAPD. Haller, che in questo libro è la voce narrante, è un personaggio simpatico e a lui si devono alcuni passaggi del libro molto divertenti, però se si è abituati a lasciarsi guidare dalla voce amara di Bosch qui non ci si ritrova proprio a casa.
Chiaramente di pregi ce ne sono, i thriller di Connelly sono sempre appassionanti e anche se qui c'è poca indagine la voglia di andare avanti non cala mai, le rivelazioni sono ben dosate e i passaggi più emozionanti sono inframezzati da momenti presi dalla vita quotidiana dei personaggi (piuttosto stereotipata, ma tant'è). Il personaggio migliore del libro a mio parere è l'imputato Walter Elliot, ben descritto e sempre ambiguo.
Il finale non lo svelo, perchè rovinare i finali dei gialli è un delitto, ma mi permetto di dire che Connelly alla fine la vuole sparare un po' troppo grossa, il passaggio che chiude il libro e che dovrebbe emozionare a me ha lasciato un po' interdetto, avrei preferito che Bosch e Haller si salutassero da amici, sarebbe già stato emozionante così senza aver bisogno per forza del carico da 11.