Dettagli Recensione
Un gradevole cocktail
Un medico patologo, una ricercatrice esperta di DNA, un celebre archeologo, l'arcivescovo di New York, una mamma coraggiosa, un neonato condannato alla morte per cancro, un ossario misterioso, rotoli di pergamena che potrebbero riscrivere la storia del cristianesimo.
Questi gli ingredienti: mescolare tutto con la nota capacità di intrattenere di Robin Cook, agitare appena un po' perché la trama non si ingarbugli troppo e la prosa resti limpida e scorrevole.
Ecco ottenuto, con elementi semplici e personaggi ben descritti un bel romanzo e una bella avventura.
Da leggere senza pretendere il capolavoro e godendo di una storia piacevole e basata su presupposti ben documentati.
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Il passaggio di Jack Stapleton da un sonno irrequieto al completo risveglio fu istantaneo. Scendeva a precipizio per una ripida via cittadina su un’auto senza controllo e stava piombando su una fila di bambini che attraversavano la strada in coppie tenendosi per mano, ignari della calamità che stava per abbattersi su di loro. Jack schiacciava inutilmente a tavoletta il pedale del freno. Se mai, la velocità dell’auto aumentava. Urlò ai bambini di togliersi da lì, ma si trattenne quando finalmente si accorse di essere nella sua camera da letto nella casa in cui abitava nella Centoseiesima Strada di New York. Non c’erano bambini, non c’era automobile, non c’era pendio. Un altro dei suoi incubi.
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