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Servo dello Stato
Finalmente riesco a leggere Bambino 44: era nella mia lista da tempo, non potevo a mancare al ‘thriller più spaventoso e "freddo" che vi sia mai capitato di leggere’ a ‘Una straordinaria opera prima’…. Accidenti… mi ci butto a capofitto. La storia inizia negli anni appena prima della 2° guerra mondiale in una Ucraina fredda e affamata dalla politica di industrializzazione ‘statale’ di massa: non esiste più la campagna, le risorse vengono di conseguenza statalizzate e la gente muore letteralmente di fame tanto che due fratelli si inoltrano nel bosco alla ricerca disperata di un gatto (…una leccornia… devo consigliare il libro ai miei amici vicentini… ?): ma qualcosa va storto nella caccia, il fratello più grande viene catturato, la madre capisce che diventerà cibo per sfamare altre famiglie… Agghiacciante in tutti i sensi il capitolo iniziale… Facendo un salto in avanti di 20 anni facciamo la conoscenza della Russia post guerra e di Leo ufficiale del MGB ossia una sorta di polizia di Stato che seleziona le persone affidabili e dedite al comunismo da quelle che non lo sono. Entriamo in un mondo allucinante dove tutti sospettano di tutti, dove basta essere antipatico a qualcuno per essere additato a spia, essere interrogato nel carcere di Lubjanka con metodi a dir poco ortodossi, a essere deportato ai lavori forzati… Pagine forti, dure, Leo ci appare poco simpatico dedito, quasi alla follia, alla follia staliniana: un giorno però si imbatte in un caso di un bambino barbaramente ucciso con gli organi interni asportati e la sua vita cambia. L’omicidio è un ‘pensiero occidentale’ e la perfezione sociale comunista non lo contempla: si risveglia in lui una parte di umanità che lo porterà a scontrarsi con quella idea di stato da lui tanto amata, lo stato si rivolta contro di lui, la sua famiglia, la moglie. Intanto gli omicidi di bambini si moltiplicano e sono tutti troppo simili, la sua unica via di uscita dal vortice in cui è incappato è risolvere questo mistero: la conclusione è originale ma un pochino affrettata. L’adrenalina scorre a fiumi, i colpi di scena non mancano: lettura scorrevole che ti tiene incollato alla vicenda fino all’ultima pagina. Una riflessione va fatta su questo ‘mondo perfetto’ staliniano, mi chiedo fino a che punto le ideologie di sinistra e destra estremizzate possano fare questo al mondo: c’è chi dice che Stalin (e Lenin) abbiano fatto più morti di Hitler e che i comunisti mangino i bambini, io credo siano uguali, dei mostri, dei serial killer ‘mondiali’. La destra e sinistra politiche non centrano siamo ad un altro livello: si vacilla di fronte agli scontri politici di oggi, non è l’idea malvagia, è l’uomo.. dette queste banalità posso consigliare il libro agli amanti del brivido ‘freddo’
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