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"Il fine giustifica i mezzi"
Leggendo questo romanzo, non ho potuto che respirare un senso di fierezza e di orgoglio nell'essere cittadino di un Paese come il nostro, che vanta opere artistiche e architettoniche aventi un valore inestimabile, da sempre fonti di ispirazione per opere letterarie e cinematografiche da parte di artisti di tutto il mondo: per una buona parte di questo romanzo, a fare da protagonista, oltre ovviamente all'ormai celeberrimo Robert Langdom e alla sua compagna femminile di turno, Sienna Brooks, sarà proprio l'Italia con la sua arte, la sua architettura e la sua storia.
E' chiaro, come da sempre del resto, che sfruttare il Bel Paese come sfondo per una storia offre innumerevoli spunti e infinite possibilità di creare atmosfere di ogni tipo: ciò suscita ogni volta notevole fascino e ammirazione da parte di chi si immerge in tali paesaggi e tali suggestive narrazioni.
L'autore, del resto, non è nuovo a sfruttare l'arte e la storia Italiana per la creazione dei suoi romanzi - vedasi il più famoso "Il Codice Da Vinci" ed il suo seguito "Angeli e Demoni" dove, ancora una volta a farla da padrone è una forte componente tricolore; qui, secondo me però, rispetto ad essi, è più marcato il desiderio di dare importanza alla storicità ed al senso dello scenario rispetto allo svolgere della trama.
In ogni caso considero questo un piacevole omaggio all'Arte ed alla Storia Italiana seppure romanzata e in un contesto di pura finzione.
La trama non è originalissima, come del resto già evidenziato da chi mi ha preceduto, anche se devo ammettere che nel mio caso la lettura è rimasta sempre piacevole e incalzante nel susseguirsi degli eventi descritti: uno psicopatico che minaccia di distruggere il mondo e il nostro eroe pronto a risolvere ogni tipo di enigma pur di salvarlo.
Ho trovato alcuni aneddoti ed alcune descrizioni inerenti le varie Chiese, i vari monumenti e luoghi protagonisti delle vicende veramente interessanti e allo stesso tempo credo che possano, seppur nella loro limitatezza, offrire delle piccole nozioni di storia dell'arte: in certi casi sembra di immaginarsi l'autore, in quel preciso luogo, inteno a scattare foto e a documentarsi per poter poi mettere nero su bianco la stesura del proprio romanzo.
A me è piaciuto tenere a fianco del libro il mio ipad per poter visualizzare, di volta in volta, i luoghi descritti in modo tale da percepirne la reale entità.
Alcuni enigmi mi sono sembrati piuttosto banali, mentre altri colpi di scena e risvolti improvvisi mi sono parsi azzeccati e di impatto (ovviamente non sto a dire quali).
Lo stile dell'autore l'ho trovato fluente, scorrevole e appassionante: nei primi 3/4 dell'opera direi avvincente.Verso il finale il ritmo tende e scemare e a sfociare nel banale calando leggermente di intensità: tutto sommato, però reputo il romanzo una buona lettura anche se di stampo assai commerciale, scritto in maniera semplice, un po' per tutti i palati.
Ps: la cosa vergognosa che mi sento di dire è che 25 euro per un libro sono una cosa indegna.
Come già detto da qualcuno la copertina l'ho trovata particolarmente di effetto e piacevole.
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Commenti
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Io non l'ho preso per quello, gia' i 18 sono tanti MA 25 ???!!!
ASpetto, mica ho fretta...
:-)
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