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HOPE...
Libro d’esordio per Chevy Stevens, libro che ha avuto un grande successo editoriale, che ha diviso indubbiamente i lettori, tra chi ha trovato la storia originale ed emozionante e chi invece l’ha trovata piatta e poco avvincente.
L’autrice, bella ed affascinante ha un passato di agente immobiliare, e proprio questa è la professione che svolge Annie, la protagonista di “scomparsa”.
Il titolo fa già presagire il destino che può aspettare la protagonista, ed infatti è proprio ciò che accade….
Provate a pensare…. Entrate nei panni della protagonista, avete un immobile da far vedere attraverso un iniziativa definita “open House”, chiunque fosse interessato nella giornata, si può liberamente fermare e voi siete lì, disponibili ad illustrare l’unità abitativa.
Nessun accordo, appuntamento stipulato in precedenza, nessun nominativo, indirizzo, recapito telefonico segnato in agenda, nessuna possibilità di “controllo” degli eventuali avventori…
E’ così che compare il vostro aggressore, proprio mentre state per andarvene, pregustando la serata da passare in compagnia del fidanzato…
ZAC!! In un battito di ciglia la vita che avete conosciuto fino in quel momento, cambia improvvisamente, Non sapete dove siete, in balia di chi, venite picchiate, violentate, obbligate a rispettare insulse regole legate alle solite attività quotidiane, dai pasti, ai bisogni fisiologici, alla possibilità di esprimere anche solo un minimo desiderio, dolore, disperazione………
Ma Annie non si arrende, sfido chiunque a mantenere anche solo un barlume di sanità mentale…. La nostra “eroina” è una grande figura femminile, trasmette forza, ingegno, intelligenza, e speranza….
La storia viene raccontata dalla viva voce della protagonista, durante le sedute dalla psicoterapeuta, quindi si alternano capitoli inerenti al passato e capitoli legati al presente. Facilmente intuibile che Annie non è deceduta in seguito al rapimento, ma cosa ha vissuto Annie nei mesi di prigionia? Come vive Annie il presente? Come è cambiata?
La scrittura è fluida ed avvincente, l’epilogo originale ed inimmaginabile.
Io faccio parte della schiera di lettori che hanno apprezzato in toto questo romanzo di esordio, nel mio caso, il personaggio principale è e rimane Annie, l’attenzione del lettore è totalmente legata e soggiogata da ciò che passa per la testa di Annie e dagli innumerevoli risvolti psicologici che un evento del genere produce nella pische della persona.
Brava l’autrice a focalizzare l’attenzione su questo unico personaggio, descrivendo i personaggi secondari solo in funzione della vicenda “Annie”, quindi non troveremo descrizioni approfondite delle vite personali di altri figure. Questo per alcuni risulta in punto debole del libro, a mio parere invece è il suo punto di forza.
Consiglio in particolar modo alle mie QLettrici la lettura di questo libro, Annie vi rimarrà nel cuore… ma anche l'universo maschile se ha voglia può cimentarsi nella lettura... (ci mancherebbe!!)
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Commenti
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Domanda: perchè lo consiglio solo alle Qlettrici ? è forse particolarmente legato al universo femminile ?
@Mirko ero indecisa effettivamente se consigliarlo a tutti o meno, avrei potuto specificare che il consiglio era rivolto in particolar modo alle donne, questo perchè è una storia di violenza sulle donne dove la parola importante scaturisce proprio dalla bocca della vittima..... Motivo in più di riflessione per l'universo femminile, anche perchè il carnefice è si un uomo a sua volta burattino nelle mani.....e non posso aggiugere altro.
Penso che forse per un uomo la lettura possa essere a tratti veramente noiosa, o forse mi sbaglio!
Hai ragione per l'osservazione, correggo immediatamente la frase....
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