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La stella nera di New York
 
La stella nera di New York 2013-05-13 08:44:21 Elisabetta.N
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Elisabetta.N Opinione inserita da Elisabetta.N    13 Mag, 2013
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The diviners

Meraviglioso!
era da un po' di tempo che non mi capitava di trovare un libro capace di rapirmi e di spingermi a leggere in ogni mio minuto libero (sempre troppo pochi)..

Iniziamo con l'ambientazione: una fantastica New York anni '20, anni del proibizionismo, ma anche un periodo dove tutti potevano diventare ciò che volevano, bastava desiderarlo!
Ed Evie, la protagonista, vuole diventare qualcuno, vuole che il suo nome sia sulla bocca di tutti e il suo viso su ogni rivista.
Evie è semplicemente "troppo" e anche se quando glielo dicono non è mai per farle un complimento, è proprio così, Evie è troppo per la cittadina di provincia in Ohio dove è nata e per quella casa dove la tristezza per aver perso un fratello in guerra pesa come un grosso macigno.. Così, dopo l'ennesima bravata, i genitori la spediscono a New York da suo zio Will, non proprio una punizione per Evie che vede New York come la città dei suoi sogni dove finalmente potrà diventare qualcuno!
Che dire poi della straordinaria capacità di Evie di scoprire la storia di un oggetto semplicemente tenendolo in mano?
E poi quanti personaggi affascinanti, purtroppo alcuni solamente abbozzati, ma mi aspetto grandi cose da loro nei successivi libri!!
Certo, i molti punti di vista possono dar fastidio a volte, ma in questo caso la scrittrice è riuscita a dare un "tono" particolare a ciascun personaggio, dando la possibilità di intuire da subito chi in quel momento stava parlando.

La trama, che inizialmente sembra frivola e leggera, è invece densa di mistero e, in alcuni i punti, mette letteralmente i brividi..
Una serie di omicidi che sembrano seguire uno strano rito, simboli nascosti, capacità paranormali...

Ho adorato lo stile della scrittrice, così scorrevole ma capace di darti immagini vivide e profonde. Inoltre ho trovato fantastiche le "panoramiche" che venivano inserite talvolta alla fine di un capitolo, talvolta in mezzo, per dare, con sole poche frasi, la visione completa di cosa stavano facendo tutti i personaggi in un determinato momento. Mi ha ricordato molto le panoramiche dei film dove la telecamera spazia dando un'ampia visione del paesaggio o si sofferma pochi istanti sui vari attori... molto bello e coinvolgente, soprattutto per le immagini che mi ha suscitato..

Mi è piaciuto tutto, persino il finale perché, pur essendo il primo libro di una serie, ha, in un certo senso chiuso una parte della storia anche se, naturalmente, ha lasciato aperti numerosi interrogativi...

Attendo il seguito!!

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