Dettagli Recensione
Una partita a scacchi tra vita e morte
Thomas Bishop era un bambino, un figlio non voluto, frutto di un amore malato di due genitori che hanno condiviso poco assieme. Figlio indesiderato e dalla paternità incerta che latita fra matrimonio ed abuso.
Thomas Bishop è un bambino maltrattato, che in tenera età, orfano delpadre decide di vendicarsi sulla madre.
Quindici anni di "carcerazione" in una clinica psichiatrica di massima sicurezza lo portano a tramare la fuga, che vedrà come complice (involontario) il neo compagno di prigionia Vincent Mungo.
John Spanner, commissario attempato ma, dedito da una vita anima e corpo alle indagini, viene chiamato sul caso di evasione da parte di Vincent Mungo, il qule prima di scappare uccide e deturpa il suo compagno di fuga Thomas Bishop.
Inizia così una lunga serie di omicidi violenti che colpiscono le donne. Numerose donne.
L'arrivista Senatore Stoner decide di cavalcare l'onda mediatica del serial Killer per far convergere i voti e l'attenzione sul suo programma a favore della pena di morte.
Il criminologo e studioso Finch studia con interesse le somiglianze tra il nuovo incubo del serial killer evaso dall'ospedale/carcere psichiatrico ed il caso similare di Caryl Chessmann.
Il redatore investigativo Adam Keaton del "Newstime" è chiamto in gran segreto a svolgere dei servizi paralleli all'indagine in corso sulla ricerca del figgitivo assassino seriale, che lo porterà ed entrare nei meandri della mente dell'omicida, scoprendo tracce che a molti erano sfuggite.
Forse posso aver sfiorato lo "spoiler" con alcune presentazioni dei personaggi prinicpali del liro di Stevens ma, vedrete leggendolo, che tutto questo si trova nelle prime 90pagine del linro, e ne mancano ancora più di 700... =)
Una caccia all'uomo che diventa uno dei più bel libri noir mai scritti.
Un autore sottovalutato in vita, morto sconosciuto che ha saputo costruire un'opera di valore assoluto.
Stevens, indaga nella mente di un serial killer passando dalla percezione popolare dei fatti.
L'assassino, svelato nelle prime pagine viene rincorso e sfiorato per quasi 800 pagine, risultando, a mio modesto avviso pochissime volte banale o pesante.
Un'indagine interiore del male umano, nei suoi tratti più complessi ma, con le semplicità che solo una macchina talmente contorta come la mente dell'uomo può essere.
Un romanzo eccellente, mi ha fatto rivivere alcuni personaggi psicologici di Carrisi, uniti alla capacità di narrare l'orrore di King, con la crudeltà dl Larrson. Un mix molto variopinto e molto soggettivo che però ho voluto inserire per dare l'idea della "colossalità" di questo libro.
Libro consigliatissimo a chi piacciono i polizieschi, i romanzi basati su personaggi ben descritti e con personalità complicate.
Un'opera da possedere.
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