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Il segreto delle ossa
 
Il segreto delle ossa 2013-04-08 15:38:54 Roxyetrudy
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Roxyetrudy Opinione inserita da Roxyetrudy    08 Aprile, 2013
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triller medico, storico, etico/religioso

Certe volte mi domando se chi scrive le sinossi dei libri li legga .....
Qui non è c'è nessuna ricerca da parte di un padre disperato della cura per il figlio
malato, ma una rassegnazione che si trasforma poi in disperazione.
Cominciamo dal pricipio: il libro tratta due storie parallele, è un
tentativo alquanto ben riuscito di coniugare due generi diversi il mediacal triller con il
triller etico-religioso. Una sorta di "Codice da Vinci" con qualche autopsia
per mezzo.... Dicevo le due storie parallele: da una parte abbiamo Shawn Daughtry grande
archeologo di fama mondiale che durante un viaggio si imbatte in un codice millenario
al cui interno rinviene una lettera che gli permette di individuare l'ossario contenente le
spoglie della Madonna. Ossuario che giace nascosto nelle viscere del Vaticano e che il nostro
archeologo riuscirà a recuperare in maniera illecita.
La seconda storia ha per protagonist Jack Stapleton, anatomopatologo, padre di un bambino
malato. Jack è un uomo già segnato dalla vita, che non riesce ad assistere impotente il proprio
bambino che soffre in maniera atroce e quindi si getta a capo fitto nel lavoro (autopsie) alla ricerca di
stimoli che lo tengano occupato.
Amico comune di Jack e di Shawn è James O'Rourke nientepopodimeno che l'arcivescovo di New York, che fa reincontrare i due amici e che naturalmente si oppone con tutte le sue forze alla divulgazione della scoperta delle ossa della Madonna e dei risultati dei vari esami a cui vengono sottoposte.
Ne nasce una lunga lotta tra l'ambizione dell'archeologo e la volontà dell'arcivescovo di insabbiare
il tutto per difendere la chiesa. Fin qui il libro risulta avvincente. La lotta tra i due amici deve avere
termine e a questo punto il nostro autore ricorre ad un espediente frettoloso che secondo la mia
modesta opinione è una caduta di stile, la scelta più semplice per risolvere un empasse critico.
Il finale invece della seconda storia non è male, da speranza.. Lo stile dell'autore è semplice e chiaro, permette a tutti la lettura del libro, anche a chi sia completamente a digiuno di religione, storia, medicina etc etc

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Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
angeli e demoni, codice da vinci
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