Dettagli Recensione

 
La figlia sbagliata
 
La figlia sbagliata 2013-04-08 15:05:16 Marghe Cri
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Marghe Cri Opinione inserita da Marghe Cri    08 Aprile, 2013
Top 100 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Deaver, una garanzia

Jeffery Deaver è uno scrittore “sicuro”: un libro scritto da lui non è banale, non tira via zoppicando verso il finale, non perde mai la carica di tensione emotiva e contiene sempre qualche pagina di vero terrore, quello che passa attraverso le pagine fino alla sensibilità di chi legge.
Mi è capitato di assistere alla lettura pubblica di alcuni brani dei suoi libri tenute presso università o convegni letterari, (in televisione e in inglese of course!) a dimostrazione che la sua prosa è un esempio di buona scrittura, anche se una volta tradotta in italiano questo aspetto non è più valutabile .
Questo libro non cambia il mio giudizio, ma neppure lo migliora. Nel senso che ho letto di meglio: il celeberrimo “Il collezionista di ossa” e tutti quelli che seguono con protagonisti il mitico investigatore Rhyme e la sua collaboratrice Amelia sono ricchi di pathos e di intelligenza, indimenticabili anche a distanza di molti anni.
Questo libro racconta invece una storia familiare: un avvocato ex procuratore, l’ex moglie bellissima, la figlia trascurata da entrambi che viene rapita dal suo analista. La polizia non crede al rapimento e ai genitori non resta che cercarla da soli. La parte più interessante del libro consiste nell’uso che l’avvocato e il rapitore sanno fare dell’oratoria. Entrambi campioni nell’utilizzo dell’eloquio per saggiare le emozioni e per modificare gli atteggiamenti e le sensazioni degli interlocutori si affronteranno in un duello di parole assai più interessante di qualche pistolettata tirata alla meno peggio.
Intendiamoci il libro è bello e mantiene costante l’attenzione, cosa che un giallo deve saper fare, solo che quando si è assaggiato il miele lo zucchero non sembra più così dolce.


[…]
“Dimmelo, Megan” insistette. “Parlami degli orsi”
“Non è importante”.
“Invece sì che è importante” la incalzò sporgendosi in avanti. “Ascolta. Tu sei con me, adesso. Megan. Dimenticati quello che ha fatto Hanson. Io non lavoro come fa lui, non brancolo nel buio. Io vado in profondità”.
Lei lo guardò negli occhi e si paralizzò come un cervo abbagliato dai fari di un’auto.
“Non preoccuparti” mormorò lui. “Fidati di me. E cambierò la tua vita per sempre”
[…]

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
140
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

2 risultati - visualizzati 1 - 2
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Bel commento! Sono anche io un amante dei libri di Deaver, come te, ritengo che mantenere un livello di eccellenza, come ne "il collezionista di ossa" sarebbe non umano, quindi , mi accontento dell'ottimo dei successivi libri....
In risposta ad un precedente commento
Marghe Cri
08 Aprile, 2013
Segnala questo commento ad un moderatore
Grazie, Glicine :-)
2 risultati - visualizzati 1 - 2

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (2)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Incastrati
Intermezzo
Lo sbirro, il detective e l'antiquario
L'uomo che morì due volte
L'ora blu
Morte in Alabama
Malempin
La mano dell'orologiaio
Omicidio in biblioteca
Tragedia in tre atti
Cavie
Ali di vetro
Le lupe
La violenza dei vinti
Appuntamento fatale
Qualcun altro