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SENZ'ANIMA
In Georgia c’è una piccola città, nata ai margini di una parete rocciosa fredda e spoglia, sulla cui cima abitano solo corvi e leggende. Uno specchio d’acqua impenetrabile, opaco e profondo dove tutto ciò che entra non esce. Un posto dove le persone scomparse sono esponenzialmente maggiori di ogni altro luogo.
Da questa premessa mi attendevo un horror, in stile King per intenderci, ma ho trovato più che un risultato, una volontà differente. Ai classici ingredienti è stata aggiunta una miscela di thriller e poliziesco che rendono questa storia classificabile in svariati modi.
Purtroppo la parte horror è quella meno presente, meno sviluppata e già vista. L’intreccio però è buono, con molti personaggi, che hanno nomi o cognomi piuttosto semplici, dando una mano al lettore nel ricordo di un quantitativo considerevole di figure.
Nessuna tra loro è protagonista, lo sono tutti contemporaneamente.
L’intenzione quindi c’è, la storia si sviluppa su più piani e certo non annoia, ma è uno di quei libri che avrebbe potuto spingersi oltre. Il finale, che nel mondo horror quanto meno ha un’importanza fondamentale, è coerente con la storia ma anche in questo caso risulta un po’ insipido. E’ come avere in mano un bel paio di scarpe scollate sul fondo, belle ma da sistemare.
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Commenti
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geniale!