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Campeggio reale
Magnificenza, grandiosità e opulenza sono aggettivi che ben si accostano alla visita ufficiale organizzata da Enrico VIII per ricevere dal paese un atto di sottomissione e in pieno contrasto con la figura di Mastro Shardlake, schivo avvocato londinese, costretto, suo malgrado, a far parte del seguito e ad aiutare il re a mantenere la corona sulla testa.
Anche in questa nuova avventura, Matthew e il suo aiutante Barak dominano le scene e sono i personaggi con le migliori caratterizzazioni. Risaltano i pensieri interiori dell'avvocato dettati, soprattutto, dalla sua fisicità e dalla delusione nelle mancate innovazioni che la riforma della Chiesa avrebbe dovuto introdurre. Di pari passo l'evoluzione di Barak, alla ricerca di un futuro più stabile e sicuro anche attraverso l'analisi della sua vecchia vita ai limiti della legalità. Accanto a loro svariate figure, che esaltano molti aspetti della vita del sedicesimo secolo (nobili altezzosi e intoccabili, carcerieri rudi etc...), e personaggi meno “conformi ai costumi”, come Tamasin, pasticcera della regina, che con il suo carattere spontaneo e sfacciato, è in netto contrasto con i comportamenti ritenuti “idonei” per le signorine dell'epoca.
C. J. Sansom avvolge il lettore con un'atmosfera ricca, densa di particolari, offrendo un'elegante scenografia per un palcoscenico calcato dai soliti attori, come Matthew e Barak, e dalle nuove figure. Si crea una miscela esplosiva, dove la ricostruzione storica e il racconto si contaminano e la fantasia che si mescola alla realtà la arricchisce di interessanti colpi di scena, dando vita ad un racconto con una solida trama e con un finale, forse prevedibile, ma che non delude.
Sicuramente consigliato!