Dettagli Recensione
La maledizione
Uno strano caso da risolvere per il geniale Holmes e il fido Watson, fra umano e soprannaturale.
Una presunta maledizione si abbatte sulla famiglia Baskerville, residente in un magnifico maniero nella brughiera inglese, fino all’ultimo discendente, Henry. Cosa ne sarà di lui e degli investigatori interpellati? Chi o cosa si nasconde dietro la leggenda? Ordinaria cattiveria umana o bestia diabolica?
Un’indagine complessa condotta con acume, astuzia ed abilità obbliga ad una lettura febbrile.
Lo stile è chiaro, pulito ed elegante; il contenuto è ricco di colpi di scena, mai scontato o pesante.
Le descrizioni dei fatti, dei luoghi e dei personaggi sono curate nei minimi dettagli. Nulla sfugge agli occhi critici della coppia vincente, così attenta al profilo psicologico delle comparse, anche quelle secondarie, da poterla accostare ai moderni criminologi forensi. Una narrazione precisa dove tutto si incastra a perfezione.
Fra queste pagine si respira l’odore di terra bagnata, si percepisce l’umidità della desolata landa. Il lettore vive l’atmosfera cupa della brughiera avvolta nel mistero e ne resta contagiato; si avverte un senso di inquietudine, viene spontaneo controllare che in quel momento in quella stanza tutto sia al suo posto e che non vi sia nessuna presenza di qualsivoglia natura dietro le tende!
L’unico punto a sfavore del signor Holmes è dovuto al suo atteggiamento dispotico nei confronti del caro Watson, lo definisce un amico ma lo tratta, a volte, come un servo e ciò mi infastidisce.
A parte questo personalissimo screzio con l’investigatore, il resto è impeccabile.
Un romanzo ben confezionato, coinvolgente ed intrigante al punto giusto.
“Il mondo è pieno di cose ovvie che nessuno si cura mai di osservare”
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Commenti
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sono passati secoli dalla mia lettura....
quasi quasi me lo rileggo :-)))
Non è certo che la tua recensione mi farà desistere ;-P. A breve penso di leggerlo!
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