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Follia
 
Follia 2013-03-19 13:01:57 Marta*
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Marta* Opinione inserita da Marta*    19 Marzo, 2013
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Avvincente

Uno dei libri più belli che abbia mai letto!!!!!
Questo romanzo mi ha turbato positivamente, si tratta di uno di quei libri che rimangono nella mente anche mentre non stai leggendo.
Il titolo originale è "Asylum". Questo è spiegato dal fatto che lo scrittore trascorre gran parte della sua infanzia nel manicomio criminale di Broadmoor, sede di lavoro del padre, respirando l'atmosfera oscura di un ambiente grondante malattia e sofferenza.
Il romanzo narra la storia d'amore tra Stella, bellissima moglie di uno psichiatra del manicomio, ed Edgar un artista uxoricida. Nonostante la vita della donna sembri perfetta, non è una moglie soddisfatta, è delusa dalla vita grama che svolge e mal si adatta alla vita all'interno dell'ospedale psichiatrico e al ruolo di moglie; depressa per la monotonia delle sue giornate e trascurata dal marito troppo preso dal suo lavoro e dai suoi pazienti, incontra l'artista Edgar, rinchiuso nel manicomio, accusato di aver massacrato la moglie per una folle ed ingiustificata gelosia.
Stella se ne innamora perdutamente, non può evitare di provare per lui una fortissima attrazione sessuale alla quale cede andando incontro ad una serie di rischi. Con l'andare del tempo diventa del tutto dipendente dal suo amante al punto tale di fuggire con lui a Londra lasciando tutto e tutti, compreso suo figlio Charlie. Da qui cominciano una serie di vicissitudini molto avvincenti e che non vi sto a raccontare per non rovinare il finale del libro.
Basta dirvi che l'ho letto in pochissime ore!!!!!
All'inizio per Stella si prova compassione perché appare come una donna fortemente depressa e fragile. Questo sentimento lascia il posto alla rabbia e alla disapprovazione quando questa donna abbandona il figlio per seguire il suo grande amore.
Si prova anche un sentimento di pena per Max, il marito abbandonato; questo personaggio suscita sentimenti contrastanti: senza dubbio è la vittima sentimentale e professionale di questa donna malata ma è anche il carnefice di se stesso proprio perché, nonostante faccia lo psichiatra, non riesce a capire la moglie che gli manda messaggi di aiuto prima di lasciarsi del tutto travolgere dall'amore per Edgar.
Il romanzo è narrato in prima persona da Peter Cleave, amico della coppia e psichiatra dell'ospedale. Questo è un personaggio che avrà un ruolo chiave nel libro, all'inizio è in ombra ma poi sboccerà fino ad avere un ruolo primario.
Ho amato questo libro fin dalle prime righe perché descrive l'amore in tutte le sue sfaccettature: l'amore folle, l'amore incondizionato, l'amore malato, l'amore drammatico.
Quando ci si innamora, ci si lascia travolgere da un sentimento che non si può frenare. Arriva inaspettato e ci rapisce portandoci in luoghi della mente di cui non immaginavamo nemmeno l'esistenza. Non possiamo fare altro che seguirlo, assecondarlo.

"Già,l'amore. Come lo descriveresti? Non si può definire,non se ne può parlare. é una cosa che nasce,che non si può ignorare. Non possiamo dire nient'altro. Esiste, e basta." (Patrick McGrath)

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Commenti

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"Edgar era uno dei miei. Io sono sempre stato affascinato dalla personalità artistica; credo dipenda dal ruolo vitale che l'impulso creativo svolge in psichiatria, o quantomeno nel mio lavoro clinico.
Quando arrivò dai noi, Edgar Stark era già una figura di spicco nel mondo dell'arte, anche se quello che ci trovammo davanti la prima volta era un uomo confuso e scosso, che si trascinò in ospedale come una grande bestia ferita e rimase ore e ore piegato in due su una panca tenendosi la testa fra le mani.
Mi colpì subito, e quando riuscii a calmarlo e a farlo parlare scoprii che si trattava di un individuo dalla personalità molto forte, con una mente originale, e dotato di un notevole fascino, se solo decideva di usarlo".

un libro spettacolare.
In risposta ad un precedente commento
Marta*
23 Agosto, 2013
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Bellissimo veramente......
2 risultati - visualizzati 1 - 2

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