Dettagli Recensione
UN COMMISSARIO PER AMICO
Un'opera in cui il brio dell'autore fa sembrare ancora più avvincente una bella trama che, di per sé, non si collocherebbe tra quelle che mi hanno colpito maggiormente.
Al pianterreno di un palazzo di Stoccolma un ragazzo incaricato di distribuire i quotidiani rinviene il cadavere di un vecchio alcolizzato: è stato massacrato all'interno del suo appartamento dopo una cena in compagnia di uno sconosciuto. Dell'indagine viene incaricato il commissario Bäckström, un poliziotto sui generis, che si ritrova a dover soppesare diverse ipotesi: semplice lite fra ubriaconi finita male, collusione della vittima con la mala già sospettata di una sanguinosa rapina a un portavalori e altro ancora, con, sullo sfondo, un morto ammazzato che si rivela essere ben più di un semplice patito della bottiglia.
Il commissario Bäckström è proprio un personaggio ben disegnato, che unisce spiccate capacità professionali a una totale ignoranza del concetto di politically correct: in una donna vede come prima cosa la potenzialità sotto le lenzuola, nell'immigrato, delinquente o tutore dell'ordine che sia, individua una minaccia alla società svedese così come gli è sempre piaciuta, per le capacità investigative della maggior parte dei colleghi nutre un radicato disprezzo, i superiori sono degli incompetenti e i momenti liberi della giornata li riserva a superalcolici e sesso. Quello che dice costruisce la storia e il susseguirsi degli eventi ma è quel che pensa mentre parla che lo rende così simpatico: sarcastico, pungente, astuto, gaudente, il commissario Bäckström è un poliziotto pieno di vizi e vero, una persona prima ancora che un personaggio.
Eppure uno così è anche molto bravo nel suo mestiere e giunge alla soluzione del caso riuscendo pure a diventare un eroe dei mass media.
Il romanzo è di lettura estremamente piacevole ed è scritto con uno stile agile, senza divagazioni inutili e ricco di verve, il tutto strutturato in 94 microcapitoli che rendono comodo dedicarvisi anche quando si hanno a disposizione solo pochi minuti.
Il contenuto? Una bella storia che, come detto, non mi sento di mettere tra quelle che più mi hanno impressionato, la classica vicenda da 3,5 se solo esistesse questa votazione: chi leggerà il libro, però, molto probabilmente converrà con me che l'abilità narrativa e stilistica dell'autore riesce nell'intento di valorizzare ulteriormente l'intreccio.
Più volte mi sono ritrovato a ridere da solo alle considerazioni di Bäckström senza che, tuttavia, calasse l'attenzione per l'aspetto investigativo.
Un libro che non farà pentire chi vorrà cimentarsi nella sua lettura, questo mi sento di prometterlo.
Indicazioni utili
Commenti
2 risultati - visualizzati 1 - 2 |
Ordina
|
Bella opinione. non leggo molto triller, mentre al cinema li adoro. che dici dovrei cominciare anche con la vecchia cara carta che tanto piace a noi qamicideilibri?
ciao paola
2 risultati - visualizzati 1 - 2 |