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Battuta di caccia
 
Battuta di caccia 2013-03-11 22:54:12 Carpineti
Voto medio 
 
2.8
Stile 
 
2.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
Carpineti Opinione inserita da Carpineti    12 Marzo, 2013
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Stereotipato, ad anni luce da Stieg Larsson.

(Il testo contiene spoiler ).
In libreria mi aveva incuriosito la copertina con uno scampolo di natura morta su uno sfondo pastello, leggendo il riassunto l'ho trovato intrigante, poi l'autore (che non conoscevo) e' danese, mi faccio tentare dai...e lo compro.
Per una volta ancora devo riconoscere con rammarico che in questo momento le aspettative dagli autori scandinavi che fioccano nelle librerie, sovente vengono deluse .
Abbiamo a che fare con un poliziesco puro, forse troppo. La figura del protagonista e' a mio parere troppo stereotipata, separato dalla moglie, nella vita sembra faccia solo lo sbirro, e' manesco, non si fa mettere i piedi in testa da nessuno, fuma, e' astuto, durante il racconto gli tolgono il distintivo ma alla fine risolve il caso, i suoi superiori non lo possono vedere ma siccome ha stoffa gli perdonano un po' tutto... Qualcosa di diverso dal clichet dello sbirro con l'impermeabile che cammina sotto la pioggia speravo di trovarlo e invece no.
Il racconto ha anche dei risvolti interessanti per esempio il tema trattato dei potenti corrotti ( dalla violenza ) e corruttori, che nonostante abbiano vissuto perpetrando stupri, pestaggi e omicidi rimangono impuniti ( fino a quando il nostro protagonista non li castiga tutti ) ha il suo perché ma forse il filo narrativo troppo lineare e a tratti prevedibile fa impantanare il libro che nonostante sia leggibile non mi ha entusiasmato. Qualche guizzo narrativo qua e la, simpatici gli aiutanti del protagonista, soprattutto la figura del poliziotto siriano che collabora alle indagini.
Mi aspettavo qualcosa in più nella descrizione dei paesaggi danesi, fiordi, isole, porticcioli ecc... e invece prevarica anche qui un clima un po' noir nello snocciolare i luoghi del crimine e le case tetre.
Un' ultima osservazione: sulla copertina del libro si legge "la risposta danese a Stieg Larsson" anche qui, ragazzi e' un terreno minato, va bene farsi della pseudo pubblicità citando un filone "epico" con contenuti spessi, interessanti e dalla narrativa così accattivante che dello scrittore rimpiangi sempre la morte per non poter più leggere nulla, ma se poi il libro e' ad anni luce dalle aspettative che hai creato al lettore...

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