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Scarpetta alle origini
Per questa ventesima avventura di Scarpetta, Patricia Cornwell torna alle origini, sia come costruzione della trama sia per le dinamiche dei personaggi. Il plot è abbastanza lineare, donne scomparse, mutilate, mummificate, l'ombra di un serial killer, il tutto, come consuetudine della Cornwell, con descrizioni precise (qualcuna un pochino ostica) ma perfettamente integrate nella storia, senza che si crei l'effetto "manuale d'istruzioni" che in passato aveva funestato qualche suo libro. Uno dei piaceri maggiori è ritrovarsi di nuovo in compagnia di Scarpetta come l'avevamo conosciuta...forte, determinatata, eccezionale al tavolo autoptico, e nel contempo molto umana con i suoi dubbi e le sue paure. A differenza dei libri precedenti, a parte un breve riferimento marginale ad un fatto capitato ne "Il Libro dei Morti", la trama è godibilissima anche per chi non ha mai letto una storia di Kay Scarpetta.