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La famiglia Corleone
 
La famiglia Corleone 2013-02-23 11:03:01 Bruno Elpis
Voto medio 
 
2.3
Stile 
 
2.0
Contenuto 
 
1.0
Piacevolezza 
 
3.0
Bruno Elpis Opinione inserita da Bruno Elpis    23 Febbraio, 2013
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La famiglia Corleone – Commento di Bruno Elpis

Il romanzo vuole essere il prequel de “il Padrino”, il best seller di Mario Puzo che venne trasformato in capolavoro cinematografico da Coppola, anche grazie alle indimenticabili interpretazioni di Marlon Brando e Al Pacino.
La trama è presto liquidata: a New York, nel 1933, le gang criminali devono fare i conti con la fine del proibizionismo. La guerra infuria tra i vari clan per il controllo degli affari. Vito Corleone si preoccupa per il futuro della propria famiglia. In particolare Vito vorrebbe che il figlio maggiore Sonny (gli altri sono ancora piccoli e ignorano la reale attività del padre) diventasse un onesto uomo d’affari. Ma Sonny vuole seguire le orme del padre e diventare parte del vero business di famiglia.
Il romanzo è suddiviso in due parti.
La prima s’intitola “Mostro”. Mostro è Luca Brasi (solo lui?), un personaggio che – come molti altri – si troverà ne “Il padrino” e che viene ricondotto da Vito nel proprio clan.
Luca ha commesso mille atrocità (il parricidio in tenera età e un infanticidio nel corso della narrazione) e don Vito lo strappa al carcere di Sing Sing. Con lui stipula un patto scellerato:
“Hai ucciso tuo padre per salvare tua madre e poi hai ucciso l’uomo con cui tua madre lo tradiva. In fondo, ti sei comportato come un uomo d’onore”…
“Vivo nello stesso modo in cui vivi tu, Luca, e sappiamo tutti e due che questo mondo è dominato dal male. Ho bisogno di uomini che mi aiutino a estirparlo”…
“Ho ucciso … mio padre … e mio figlio. Chi mai vorrebbe allearsi con il diavolo?”…
“Voglio che tu sia il mio diavolo”.
Nella seconda parte, intitolata “Guerra”, i capi delle cosche s’incontrano. Nella riunione tra i capifamiglia, il potente Giuseppe Mariposa si candida a mantenere il controllo degli affari clandestini, garantendo l’equilibrio tra le cosche.
“Sono contento della protezione che ci offre don Mariposa … Paghiamo una piccola percentuale e risparmiamo il costo di una guerra …”
Credo che l’esperimento di riesumare la saga possa considerarsi riuscito, pur tra mille atrocità e con un risultato che va a nostro discapito. Riusciremo mai a scrollarci di dosso il cliché dell’italiano mafioso? L’esperimento di Ed Falco – ahinoi – agisce in senso opposto, rivitalizzando prototipi che nocciono alla nostra immagine e ripropongono una mentalità nella quale non ci riconosciamo e che rifuggiamo con orrore.

Bruno Elpis

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
... manco a dirlo, Il Padrino!
Sconsigliata a chi non tollera le atrocità.
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Commenti

6 risultati - visualizzati 1 - 6
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gracy
23 Febbraio, 2013
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Grazie della segnalazione Bruno...alla larga! Basta coi cliché da film americano. Poi Corleone, la città, quella vera è tutta un'altra cosa...sono di parte perchè Corleone è sempre nel mio cuore :)
Chiamasi prequel l'espediente che consente di aggiungere un'altra puntata a una storia che non può più avere la parte 2, 3 ...
Un po' come spremere un'arancia già spremuta. :)
Ciao Gracy
In risposta ad un precedente commento
Pia Sgarbossa
23 Febbraio, 2013
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Bruno, tu sei bravo a recensire...ma soltanto la lettura della tua recensione mi fa male al cuore...figurati se io potrei mai leggere un libro così...mi spiace...
grazie Bruno, prendiamo nota ma passiamo la mano :-))))
Devo ammetterlo,io ho amato Il padrino.Al di là di valutazioni morali trovo che sia un romanzo strepitoso.Non ho potuto fare a meno di amare ogni singolo personaggio e,se si considera che sono mafia pura,si comprende quanto accattivante sia stata la penna dell'autore.Quindi,detto questo,se mi dici che il livello è lo stesso,lo leggo senza dubbio.
In risposta ad un precedente commento
Cristina72
24 Febbraio, 2013
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Non sono mai stata da quelle parti ma ho conosciuto dei corleonesi. Dicevano che lì le persone non temono furti, tutto è “sotto controllo”. Se un ladro si azzarda ad invadere il territorio... sparisce dalla circolazione.
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