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Triplo
 
Triplo 2013-02-02 17:48:54 Renzo Montagnoli
Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
4.0
Renzo Montagnoli Opinione inserita da Renzo Montagnoli    02 Febbraio, 2013
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Alta tensione

Se mi dovessero chiedere qual è l’autore che attualmente più di ogni altro è in grado di scrivere romanzi avventurosi e notevolmente avvincenti, risponderei senza esitazione: Ken Follett. Infatti, ciò che mi colpisce di più nel narratore gallese è la sua grande creatività, che fa sì che non risulti mai ripetitivo, nonostante che la sua produzione non sia limitata a poche opere.
Inoltre, c’è da rilevare il suo stile innegabile grazie al quale riesce a confezionare storie spesso intricate senza mai essere greve, anzi dimostrando una piacevole leggerezza che il lettore non può che gradire, attribuendo a non pochi suoi romanzo la qualifica di scritti d’evasione, buoni per passare il tempo sì appassionandosi, ma senza per questo dover impegnare la mente oltre misura. Se poi invece si desidera qualche cosa di più impegnativo e che impone necessarie riflessioni, ci si può rivolgere ad altri suoi lavori, fra i quali a mio avviso I pilastri della terra è il più riuscito, raggiungendo livelli di assoluta eccellenza.
Quindi, una delle caratteristiche di Ken Follett è la poliedricità che dimostra anche in questo Triplo, la cui trama può essere definita ad alta tensione.
Ci sono tutti gli ingredienti di una spy story avvincente: il reduce dai campi di sterminio nazisti, che è l’eroe di turno, i cattivi che vogliono distruggere lo stato d’Israele, il carico di uranio di una nave da rubare, tranelli, inseguimenti, continui colpi di scena, e perfino, ciliegina sulla torta, una storia d’amore, il tutto abilmente amalgamato, confezionato con la massima cura, insomma una ghiottoneria per gli appassionati del genere. Non aggiungo altro, perché sarebbe ingiusto anticipare troppo, mentre è invece più che logico che sia il lettore a scoprire pagina dopo pagina la piacevolezza di questo libro, che ha un solo limite, piccolo se vogliamo, ma c’è ed è dato dai troppi personaggi, una girandola di nomi che a volte scombussola e complica le cose; inoltre un po’ più di approfondimento del carattere dei protagonisti non sarebbe stato superfluo, rendendo gli stessi più reali agli occhi di chi legge.
Comunque il risultato è più che soddisfacente e quindi mi sento di consigliarlo, soprattutto agli appassionati di questo genere e a chi abbia bisogno di un po’ di svago, senza che vi sia la necessità di impegnarsi troppo.

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