Dettagli Recensione
L'investigatore di anime
Che dire di Chandler? Gli si potrebbe contestare la scrittura a volte frettolosa, il fatto che volendo prendere i suoi romanzi come dei gialli non hanno la razionalità e la compostezza dei gialli. Il lettore è escluso dall'indagine e impossibilitato a farsi un'idea di come siano andati i fatti. La trama è saltellante e il detective procede a forza di intuizioni che non si sa da dove gli vengano e a volte sembra che lo scrittore stesso fatichi a seguire il groviglio della trama e che questa gli sfugga continuamentedi mano. Lo stile, magari, lascia per questo un po' a desiderare ma c'è qualcosa che va oltre lo stile. Il personaggio è bellissimo e esprime un'urgenza di pulizia morale, una purezza mascherata dal sarcasmo e dall'apparenza dura. NelL'ultima notte Marlowe dice più o meno così: "Se non fossi un duro non sarei vivo, se non fossi dolce non meriterei di vivere". Il personaggio è così intenso che si perdona all'autore tutto il resto. A volte in un libro non è necessaria la perfezione, basta un guizzo.
Sicuramente i romanzi di Chandler hanno quel guizzo che li fa uscire anche dal cassetto del romanzo di genere. Mi ricorda un po' P. Dick anche se in un diverso cassetto (o genere).