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Forse ne vale la pena
La domanda è: cosa cerchiamo da un libro?
E da una trilogia?
Se dovessi considerare questo romanzo come una lettura a se' stante ed indipendente dagli altri due tomi che lo seguono e lo completano (pare), e pertanto da potersi leggere anche senza dover procedere oltre, allora non mi sentirei per nulla di consigliarlo.
327 pagine in tutto, di cui le prime 290 mi sono sembrate assolutamente inutili, ripetitive nei contenuti, vuote dove serviva aggiungere quel qualcosina in più, scritte in maniera semplicistica e piene di dialoghi da adolescenti, anche quando a parlare non erano degli adolescenti.
Va bene che è ANCHE indirizzato ad un pubblico giovane, ma la banalità resta banalità ad ogni età.
La trama è sempre la stessa: la solita adolescente (una Gwendolyn, in questo caso) che scopre uno dei soliti poteri sovrannaturali e come al solito non sa come comportarsi e di chi fidarsi.
Lo stile è piatto, le descrizioni sono piatte, la trama è piatta: fosse un elettroencefalogramma direi che il paziente è morto.
I personaggi sono tutti solo abbozzati e non ci si entra proprio in contatto, fatta eccezione per la figura di Leslie, che tra l´altro non è nemmeno la protagonista.
Insomma uno sfinimento.
Poi però si arriva a pagina 290, e finalmente qualcosa inizia a muoversi: il paziente non era morto, ma forse solo in coma: Alleluja Alleluja!!
Le ultime 37 pagine, insomma, danno dei deboli cenni di ripresa, ma servirà sicuramente la riabilitazione, e vedremo se sarà lunga oppure no.
Bastano dunque sole 37 pagine per considerare buono un libro?
Forse…. sicuramente a me sono bastate, perché sono stata finalmente presa dal gorgo del racconto, la scrittrice mi ha fatto vedere da un piccolo buco della serratura delle immagini-spot, la trama ha iniziato a mostrarsi: insomma, io continuo con il Blue.
Anche se poi non si sa mai: il paziente, alla fine, potrebbe morire lo stesso, ed io averlo rianimato inutilmente.
Ma si sa anche che la pazienza, a volte, paga.
Tento di rianimare questo paziente.
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Una curiosità, secondo me legittima...
Visto che parli almeno due volte di pazienti da rianimare, non è che sei un medico tu?
Comunque sia, bravissima...ottima recensione...
Ciao.
Gineisa
@piero: sto insistendo infatti: ho il Blue sul comodino... con il defibrillatore sopra
@Gin: grazie! Hai centrato l´àmbito: non sono medico, ma lavoro per un ospedale :)
@Magical: veramente non sembra neanche una trilogia, ma un unico libro nemmeno troppo corposo spezzato a fini commerciali, almeno finora.. eppoi volendo si potrebbe saltare in tronco quasi tutto il primo, senza perdere nulla! ;)
@Robbie: ti farò sapere se il paziente muore o sopravvive, HAHAHA!!
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ma poi ne vale la pena vedrai...
:))