Dettagli Recensione
PET SEMATERY
Questa volta ho voluto rileggere lo stesso libro 25 anni dopo, con la voglia di capire quali diverse sensazioni mi trasmetteva. Indubbiamente maturando si colgono quelle sfumature che a 17 anni non si notano perché la vita ha giustamente una prospettiva diversa. E’ per questo motivo che da semplice romanzo horror, Pet Sematery mi si è trasformato in un libro profondo che prende spunto dal sopranaturale per approfondire il tema della morte. Un argomento che da sempre ha affascinato l’uomo, basti pensare al sito neolitico di Stonehenge o alle piramidi egizie o a tutte le religioni, per capire l’importanza del passaggio dalla vita alla morte.
Pet sematery prende spunto proprio da un antico e misterioso sito di sepoltura indiano capace di restituire nuovamente la vita ad una persona o animale morto. Purtroppo il prezzo per questa “resurrezione” potrebbe essere molto alto o addirittura insostenibile. Ma la disperazione per la morte di una persona o di un animale molto caro potrebbe portare alla decisione di rischiare questa possibilità. Un strumento però molto pericoloso che l’amore per la persona defunta potrebbe trasformare in un’arma a doppio taglio.
La storia proposta da Stephan King pur essendo una storia di fantasia è sostenuta da tematiche di un certo spessore, che fanno accettare anche qualche risvolto macabro, facilmente “digeribile” anche per palati più sensibili.
P.S – Per sfatare la copertina, ho letto questo libro, con la mia gattina Paffy, appisolata sulle gambe, sperando però che non fosse come Church, il gatto protagonista della storia.
Provate anche voi se avete coraggio!!!
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Commenti
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@Mariangela
io ho iniziato con questo...lo trovo perfetto come inizio.
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