Dettagli Recensione
Nascita di un assassino.
Assistiamo, in questo testo, all’auto-creazione di un assassino.
Una specie di dimostrazione narrativa di come qualcuno, se si innescano le condizioni adatte, possa trasformarsi da persona normale a criminale. Pagina dopo pagina, possiamo osservare un processo graduale e progressivo di completa trasfigurazione della normalità, che perde i suoi contenuti tranquillizzanti e routinari e si trasforma, di volta in volta, nella volontà di rivalsa da un presente mediocre ‘costi quel che costi’, e poi, infine, nel desiderio di vincere in un gioco di scommesse al rialzo, dove la posta è sempre più alta e richiede maggior strategia e nuovi pegni di sangue.
Il libro si chiude con un finale in cui la rassegnazione del padre, se mai v’è stata, sconfina nella volontà di vendetta per la morte del figlio e ad essa si unisce, lasciando al nostro giudizio il tentativo, in verità vano, di capire quale tra le due prevale.
I personaggi sono costruiti abbastanza bene, il punto di vista è sempre fortemente introspettivo e focalizzato sulle figure che prevalgono, di scena in scena.
Su tutto permane una costante tinta scura, che non disturba l’intreccio ma anzi rende più caratteristico il noir in salsa svedese.
E’ il primo che leggo di quest’autore, ma credo sia uno degli ultimi nella scala cronologica delle avventure del commissario Van Veeteren.
In sintesi, molto piacevole.
Da approfondire sicuramente, cercherò gli altri.