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Il superstite
 
Il superstite 2012-12-25 23:48:08 Fede.92
Voto medio 
 
3.5
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
3.0
Fede.92 Opinione inserita da Fede.92    26 Dicembre, 2012
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"Era come se lui attirasse il male"

Dopo il successo de' "La Psichiatra" Dorn esordisce con il suo nuovo libro: Il superstite.
Protagonista di questo nuovo Thriller è il Dottor Jan Forstner (Protagonista che in seguito ritroveremo anche nel libro intitolato "Follia Profonda"). Rispetto alla precedente successo di Dorn, e al successivo (Follia Profonda) si denotano considerevoli variazioni a livello stilistico e contenutistico, sia nel bene che in male.
Evidenzio da subito che se una delle pecche di Dorn era la superficiale introspezione psicologica del protagonista, in quest'opera finalmente Dorn sanerà la lacuna dando voce ai sentimenti interiori più profondi del protagonista, anche con l'ausilio dell'ipnosi.
Del protagonista saranno evidenziati gli stati emotivi, soprattutto inerentemente alle innumerevoli sofferenze e shock che sarà costretto a subire nel susseguirsi delle vicende, sino a concludersi con un finale difficile da immaginare quindi perfettamente valido, anche se non così scioccante, dotato come sempre di quel pizzico di follia intrinseca che questo autore sovente pone a tutti i suoi finali, idealizzandola come una sottoforma di "Deus Ex Machina" antagonista però-
Passiamo ai difetti:
A causa dell'introspezione psicolgica, e del risalto dato a situazioni comuni, eccessivo margine dato ad alcuni personaggi (dato anche l'aumento del numero dei personaggi in tale vicenda) la narrazione risulta essere sì abbastanza scorrevole, ma LENTA, dilazionata, è come se mancasse di densità narrativa, il che è una problematica non indifferente dato che in alcuni punti il lettore potrebbe incorrere nella noia, i fatti rilevanti distano eccessivamente l'uno dall'altro, questo fattore risulta accentuato soprattutto nella prima parte del libro, per ricomparire a tratti nella seconda parte- In breve: Manca in alcuni punti lo stile tipico di Wulf che mantiene il lettore in uno stato di costante tensione, e questa a mio parere è la più rilevante pecca di questo libro.
Altra problematica è dovuta al largo uso di personaggi secondari, sono molteplici, ma spesso vengono richiamati alla memoria durante la lettura, dato che possiedono talvolta nomi complessi da ricordare (almeno alcuni) ciò può causare dei problemi nella comprensione lungo il susseguirsi delle vicende, facendo sì che il lettore debba magari indietreggiare di qualche pagina per colmare qualche lacuna.

Comunque una lettura interessante anche per alcuni particolari temi trattati: Ipnosi,tratti di psicoanalisi, suicidio,etc. Di certo questa è l'opera di Dorn con il più elevato contenuto culturale di tipo psicologico, a scapito della tensione generale purtroppo, ma è una lettura che consiglio.

Vorrei aggiungere che nel romanzo Successivo (Follia Profonda) Dorn attuerà un formale ritorno allo stile narrativo più simile al libro "La Psichiatra" che "Il superstite" e a mio parere la scelta è stata opportuna.

Comunque se mi chiedeste in quale dei libri di Dorn addentrarvi per seguire le vicende del nostro Jan Forstner io vi consiglieri senz'altro "Follia Profonda", mentre se aveste l'intenzione di conoscerlo più a fondo ecco che vi proporrei "Il Superstite", e vi consiglio di farlo in ques'ordine, ritengo che si debba prima apprezzare un personaggio perchè poi sorga la curiosità di sapere chi in realtà sia nel profondo-

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
La Psichiatra (W. Dorn)
Follia Profonda (W. Dorn)
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