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Notevole
Come sempre King riesce a costruire una storia surreale attraverso la potenza di personaggi e luoghi vagamente magici ma realistici. Come se tutto potesse accadere realmente anche al lettore.
Vorrei sapere se King ha composto quest'opera dopo aver visto una mostra di Dalì. Entrambi questi autori nei rispettivi campi artistici sprigionano la stessa potenza espressiva nel costruire anche nel grottesco e nell'assurdo un groviglio di sensazioni ed inquietudini profonde nel pubblico.
La potenza espressiva di Edgar viene dipinta come in un quadro di Dalì dalla menomazione fisica e dalle conseguenze che essa reca nel quotidiano del personaggio.
La storia quindi si sviluppa intorno al dolore solitario dell'handicap fisico per poi planare nel contesto apparentemente amichevole e rigenerante della Florida.
Gli altri personaggi accompagnano il travaglio fisico e psicologico del nostro eroe con singolarità che ne permettono l'evoluzione verso l'inevitabile scontro con la surreale forza oscura celata malignamente dall'autore nell'apparente quanto rassicurante svolta artistica attraverso la quale Edgar coltiva le sue ambizioni di di riscatto. Il desiderio di riappropriarsi della propria vita così brutalmente sconvolta dall'incidente nutre la forza oscura Persie, dormiente nell'isola di Duma Key.
Lo scontro e la lotta per la sopravvivenza fra Edgar e Persie divengono dunque inevitabili assumendo inquietanti risvolti tragicomici. La catarsi finale di Edgar altro non è che un omaggio dell'autore ad un altro grandissimo dell'arte del Novecento: Salvador Dalì.
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