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VERSO LA FINE HO SCORTO IL SOLITO DEAVER!
L’argomento “stalker” mi perseguita.
Questa volta è Deaver che si cimenta con questa connotazione malata della personalità e….. strano, ma vero, non mi ha lasciata senza parole come accade di solito, per l’originalità e l’accuratezza delle sue storie.
Kayleigh Towne, giovane e famosa cantante country, la classica ragazza della porta accanto, bella sicuramente, ma anche dolce, corretta e pulita, viene perseguitata dal giovane e corpulento Edwin Sharp.
Il molestatore è informatissimo sulla vita di Kayleigh, scrive su parecchi siti e blog di musica di lei, oltre che inviare parecchie mail al sito ufficiale della cantante,fino ad arrivare a trasferirsi nel luogo dove ella risiede.
Edwin riesce a reperire indirizzo e numeri telefonici della ragazza, così da porre in essere veri e propri appostamenti ed inseguimenti; così ,alla morte violenta del giovane road manager Bobby, avvenuta durante l’allestimento e la preparazione di un nuovo concerto della cantante, i sospetti cadono immediatamente sullo stalker.
Ad investigare, oltre alla Polizia locale,si ritrova l’agente del California Boreau of Investigation ed esperta di cinesica Kathryn Dance, amica della cantante, in vacanza nella zona, per promuovere ed ascoltare gruppi locali quasi sconosciuti, per i quali si preoccupa di registrare pezzi da inserire nella rete.
Attenzione ora! Sulla copertina è riportata la frase: “Kathryn Dance e Lincoln Rhyme di nuovo insieme”. Non mi è servito altro per acquistare il libro, oltre al nome dell’autore, ebbene, per avere il piacere di incontrare ancora Rhyme ed Amelia, si deve arrivare alla pagina 346, ed aggiungerei faticosamente ( mai capitato leggendo Deaver). L’autore si dilunga in spiegazioni tecniche sulla strumentazione di registrazione, sui vari autori country che hanno avuto successo, senza far entrare il lettore violentemente sulle scene del crimine o nella mente del colpevole, come è abituato solitamente a fare.
Si entra in punta di piedi nel mondo di Kayleigh ed in quello del suo stalker, si legge, quasi annoiati, degli appostamenti di lui, della vita di lei, dei suoi familiari e collaboratori, con continui cambi di prospettiva…
Ora le indagini portano a credere che l’autore del delitto sia Sharp, ora lo stesso viene totalmente scagionato, fino all’arrivo di Rhyme, che in 60 pagine circa fornisce gli strumenti per risolvere il caso. O forse non è proprio così scontato?
Per me il libro inizia alla pagina 346, prima del tal punto, mi è sembrato di scorgere “l’ombra” di uno dei miei autori preferiti (per riprendere parte del titolo…).
Lascio ai lettori la possibilità di confermare o confutare la mia opinione….
Deaver rimane un ottimo scrittore, traspare comunque la sua abilità e competenza nell’orchestrare storie articolate, ma questa, ha leggermente intaccato il suo smalto…
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Ciao e grazie
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