Dettagli Recensione
“Duh-lorrr-isss!”
Accade più spesso di quanto si creda che un film superi in qualità il libro a cui si ispira, migliorando di fatto una trovata originale ma non adeguatamente sviluppata. E' il caso di questo romanzo di King, decisamente inferiore alla buona sceneggiatura che ne è stata tratta.
L'idea di fondo c'è ma il contenuto, che con tagli sapienti ci avrebbe sicuramente guadagnato, tende ad essere ripetitivo e verboso a discapito del mordente e della suspense.
Lo stile poi, forse penalizzato dalla traduzione, in alcuni punti rasenta la mediocrità.
Certo non aiutano espedienti narrativi difficili da gestire, come la mancanza di capitoli e paragrafi, sostituiti da un lungo ininterrotto monologo, e le frasi sgrammaticate piazzate a bella posta per rendere più verosimile la narrazione, ma che ottengono l'effetto contrario (chi sbaglia puntualmente i congiuntivi non riporta poi per filo e per segno le frasi corrette pronunciate da altri).
Peccato, perché non mancano passaggi di una certa efficacia e interessanti spunti di riflessione che culminano nella frase emblematica: “A volte fare la carogna è tutto quello che resta a una donna”.
Questa, in effetti, è la storia dell'improbabile alleanza di due “carogne” - donne, mogli e madri - che subiscono, reagiscono, uccidono e forse vincono. Ma forse no.
“Scavai una fossa per i miei nemici e ci cascai dentro io”.
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