Dettagli Recensione
Le brutte cose accadono sempre
Con questo romanzo Winslow ha praticamente servito su un vassoio d'argento ad Oliver Stone la sceneggiatura già pronta per un film altrettanto adrenalinico, contorto, visionario e crudele.
Il suo stile è un singhiozzo continuo, un alternarsi di frasi fulminanti (a partire dal Captolo I. formato da una sola parola), di descrizioni dettagliate, di battutacce gelide e di osservazioni tanto acute quanto amare, condito da un linguaggio volutamente greve e sboccato, per creare un racconto molto “pulp” e (fintamente) superficiale.
Laguna Beach: tra surfisti abbronzati, spiagge dorate e ville a picco sull’ocean, i signori della droga dal Messico espandono lentamente il loro impero. Ma a Laguna Beach c’è anche la sede dell’azienda “a conduzione familiare” di Ben & Chon, specializzata nella coltivazione idroponica di una qualità pregiata di marjuana.
I titolari dell’azienda sono due ragazzi under trenta, tipicamente californiani: Ben è la mente, figlio di una coppia ebrea molto progressista, plurilaureato, attento alla coltivazione rigorosamente biologica dell’erba e convinto sostenitore dell’investire i proventi del suo lavoro nel terzo mondo; il socio è Chon, silenzioso, introverso, indifferente agli altri e forse a sé stesso, arruolato nelle forze speciali perché gli piaceva “soffrire”, combattente mercenario in Afganistan.
Da là, oltre agli orrori, Chon ha portato con sé i preziosi semi che Ben ha sapientemente trasformato in un mostro genetico: "Una pianta che quasi quasi poteva alzarsi in piedi, prendere un accendino e fumarsi da sola".
E poi c’è Ophelia, detta O, bionda, viziata, annoiata, miliardaria, con madre che per i suoi quattordici anni le ha regalato un buono prepagato per rifarsi il seno e che è arrivata al sesto marito. O ha come missione esistenziale lo shopping e come ambizione segreta divenire protagonista di un reality. Nel frattempo, ama entrambi i “suoi ragazzi”, perché “Ben è legno caldo. Chon è metallo freddo”, e lei non sa decidersi, per cui tra una fumata e l’altra tutti e tre se ne stanno nello stesso letto a godersi in pace l’esistenza (per spiacevoli inconvenienti in cui è necessario usare la forza, entra in campo il solo Chon).
In quest’oasi dorata, la premiata ditta Ben & Chon deve fare i conti con un cartello di narcotrafficanti guidato da una signora messicana cattivissima suo malgrado.
E in un crescendo beffardo di sangue e pessimismo, tutti si faranno male. Perché in questa storia non ci sono eroi positivi, ma solo vite bruciate, come le canne per cui si è disposti ad uccidere.
Dire che Wilson ti travolge con i suoi personaggi cinici e con la sua violenza spietata è dire poco.
Soprattutto, mi ha sconvolto il suo humour nero, nerissimo, senza speranza. "Le brutte cose accadono sempre, è solo questione di tempo".
Commenti
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se ti è piaciuto questo allora adorerai "Frankie Machine".....te lo straconsiglio!!
@ gracy:: grazie del consiglio. Me lo sono segnato. Ciao.
P.S.
Ora smetto, che sembro l'agente personale di Winslow! :P
Anch'io ho visto il prequel; il problema è che, sapendo poi come poi va a finire, non so se ma la sento di affrontarlo .....
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