Dettagli Recensione
Serie "The Diviners" vol. 1
Avvolto da una piacevole e particolareggiata atmosfera retrò, "La stella nera di New York" è un romanzo a dir poco sorprendente, che si distanzia notevolmente dai libri YA degli ultimi anni, donando al lettore un'esperienza di lettura veramente diversa e dallo stile ricercato. In realtà mi domando se un romanzo come questo, dotato di una trama multistrutturata e un'ambientazione vivida degna dei migliori romanzi storici, possa davvero essere definito uno Young Adult. E' riduttivo.
L'autrice riesce a ricreare un'ambientazione americana anni '20 precisa e di grande fascino, l'impressione è di osservare le scene descritte con gli occhi anziché con la mente, sia per quanto riguarda il background che per ciò che succede all'interno della storia.
Leggendo la trama del libro non sapevo cosa aspettarmi, l'idea di un thriller paranormale mi stuzzicava, ma avevo avuto un'esperienza deludente con il libro "Shades" e avevo paura che anche questo potesse risultare banale e semplicistico come il libro sopracitato. Fortunatamente "La stella nera di New York" è di tutt'altro livello e non ne sono rimasta delusa!
La struttura della storia è parecchio complessa. La protagonista è Evie, diciassettenne vivace e anticonformista dotata del potere della divinazione, ma il narratore in terza persona pur mantenendo indiscusso il suo ruolo principale passa anche spesso ad altri punti di vista, a volte anche all'interno dello stesso capitolo ed è facile confondersi, soprattutto perché i personaggi sono molti e non tutti hanno dei legami tra loro, mentre altri saranno collegati solo successivamente. Questa moltitudine di punti di vista che si intersecano rende la lettura leggermente ostica (richiede un'ottima concentrazione), ma al tempo stesso crea molte aspettative e curiosità, non si vede l'ora di scoprire cosa si cela dietro ai tanti misteri che l'autrice ama introdurre lasciando aperti moltissimi interrogativi. L'elemento paranormale era quello che mi dava più perplessità, ma è invece amalgamato benissimo fin dal primo capitolo. Questa scelta rischiosa si è rivelata un asso nella manica, perché nel contesto narrato del romanzo non solo risulta credibile, ma rende la storia ancora più suggestiva donandole un tocco quasi horror. Io difficilmente mi lascio turbare dal paranormale, ma all'interno del libro ci sono scene che mettono davvero i brividi e altre che incutono addirittura paura, non l'avrei mai creduto.
Nonostante le pagine siano molte (quasi 600) e la narrazione non proprio fluidissima a causa dei tanti concatenamenti, la lettura scivola via abbastanza in fretta, solo mi sarei aspettata un finale chiarificatore che non è arrivato. Certo, la vicenda ha un finale ben delineato, però giunta alle ultime pagine mi sono accorta che i punti lasciati in sospeso sono ancora molti, vi sono state tante risposte, ma fomentate da altrettante nuove domande, quindi come romanzo non lo si può definire propriamente autoconclusivo e la voglia di saperne di più è troppa. Per questo non riesco a dare il massimo dei voti ai "contenuti" nonostante l'originalità e lo stile siano proprio notevoli.