Dettagli Recensione
Si può dare di più...
Ho letto diversi libri di Anne Holt, finora non mi aveva mai deluso, questa volta, un po', l'ha fatto!
Troppo breve, troppe poche pagine per affrontare argomenti complessi come lo stupro, la vendetta personale e il problema dei richiedenti asilo.
Il personaggio di Hanne Wilhelmsen, il suo problema relativo al proprio orientamento sessuale in una struttura maschilista come il corpo di polizia, la rendono un personaggio interessante.
Questo è il secondo libro che leggo con lei come protagonista, anche se la si trova in un altro libro, sempre della Holt, facente parte di un'altra serie con protagonisti Vik e Stubo.
La storia si intreccia intorno allo stupro di una bella studentessa e al desiderio di vendetta del padre di quest'ultima.
Parallelamente si sviluppano, in modo sbagliato, le indagini della polizia.
Come detto qui sopra gli strascichi dello stupro subito dalla studentessa mi son sembrati trattati in modo troppo sbrigativo, quasi superficiale.
Anche il desiderio di vendetta personale, il sottile confine tra giusto e sbagliato a riguardo, è trattato in modo un po' grossolano.
Poteva fare di meglio!
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Me lo metto in biblioteca che poi mi ci faro' un bell'avatar con quella faccetta ;-)