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ALCHIMIA E OMICIDI RITUALI
Siamo ad Oxford, in Inghilterra. Laura Niven, giornalista di cronaca nera a New York e provetta scrittrice, sta cercando una nuova idea per il suo prossimo libro, quando gli ultimi omicidi che stanno insanguinando le strade della tranquilla cittadina la indirizzano verso un nuovo genere: il thriller. Venuta a conoscenza degli efferati delitti grazie a Philip, fotografo di scene del crimine e di cadaveri, nonché padre di sua figlia, inizierà a svolgere delle indagini private in parallelo con la polizia, che nella persona del detective ispettore capo Monroe, pare brancolare nel buio.
Ogni omicidio è collegato all'altro da una brutalità e da una freddezza impressionanti: chi agisce lo fa con prontezza di riflessi, con mezzi e materiali atti a non lasciare la minima traccia che possa essere ricollegata al killer, che uccide dopo aver calcolato tutto nel minimo dettaglio, con una precisione chirurgica vera e propria... già perchè le vittime di sesso femminile vengono private di un organo, ogni volta diverso, e al loro posto viene lasciata una monetina, ogni volta di un metallo diverso.
Grazie all'aiuto delle sue vecchie conoscenze di studentessa “oxfordiana”, Laura riuscirà a ricollegare i delitti ad altri eventi del tutto analoghi, verificatesi nei secoli precedenti, tutti apparentemente legati ad un misto di alchimia, astrologia e ritualità; ed è proprio grazie alle sue ricerche nella Biblioteca Bodleiana dell'Università, dove consulterà libri di numismatica, astrologia e scienze occulte, all'aiuto di sua figlia Jo, del suo ragazzo Tom, nonché del suo amico Charlie Tucker, che arriverà a ritrovarsi in gallerie sotterranee alla stessa biblioteca, dove metterà a repentaglio la sua vita e quella di Philip, legate a doppio filo alla speranza di salvare non solo le loro esistenze, ma anche quella dell'ultima vittima di questo rito sanguinario che si ripete da millenni.
Un thriller esoterico che promette tanto ma che mantiene poco; interessante l'idea e il richiamo a Isaac Newton ed al suo profondo interesse per l'occulto, ma, a mio parere, il tutto non viene elaborato nel migliore dei modi, ovvero in un modo che non fosse già stato letto e riletto (o visto e rivisto, dal momento che a volte sembra di rivedere un film di Indiana Jones).
Peccato anche per altri due motivi: a metà libro si capisce già chi sia coinvolto nella serie di omicidi e il finale appare l'unica parte avvincente di tutto il libro; ciò risulta ovviamente incompatibile con un totale apprezzamento dell'intera storia.
Nota positiva: una sorta di dizionario a fine libro, in cui vengono approfonditi concetti e nomi che compaiono nel corso del romanzo.