Dettagli Recensione
Su quel treno ci sono anch'io...
Buongiorno cari amici!
Sono appena scesa dalle porte del treno più rinomato e famoso della storia della letteratura inglese, frutto dell’inventiva di una geniale signora che io immagino abbigliata con un semplice abito giallo, occhialetti lucenti sulla punta del naso ed i capelli avvolti in un crocchia all’estremità della nuca, sempre attenta e pronta, astuta e dotata di un’intelligenza di straordinaria efficacia: Agatha Christie.
Ho percorso la tratta Istanbul-Parigi e a causa del clima rigido e nevoso sono stata costretta ad alcune soste durante il percorso. Proprio durante una di queste soste ho scoperto per caso, all’interno di una cabina, il cadavere di un uomo: il signor Ratchett, persona tanto ricca quanto odiosa. Fortuna vuole che su questo treno ci fosse anche il celeberrimo Hercule Poirot, l'astuto investigatore, la cui fama lo precede in tutto il mondo.
E allora eccomi, impensabilmente, al suo fianco a indagare, a scandagliare ed analizzare passeggero per passeggero, per poi rendermi invece conto che la verità è proprio davanti ai miei occhi, basta saperla osservare dalla giusta angolazione.
Il mio viaggio insomma è stato un viaggio oltre ogni confine, un viaggio lungo la bellezza di duecentoquindici pagine, uno di quelli che durano troppo poco per rendersi conto di quanto accade mentre si è saltati sù, accompagnata dallo stile asciutto, senza fronzoli ma terribilmente intrigante della "Regina del Giallo".
Un libro da leggere e da rileggere, ora se mi volete scusare io salto di nuovo a bordo.
Buon viaggio a tutti!
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