Dettagli Recensione
Un thriller super, condito con dettagli horror
Il corpo di una prostituta giace inerme in un lago di sangue; la violenza carnale e le sevizie subite hanno sfogo in un unico gesto che spiega da solo quanto la vittima abbia sofferto: la lingua le è stata brutalmente strappata.
Sulla scena accorre la polizia di Atlanta e, in particolare, del caso se ne occupa l'agente Michael Ormewood; il quale non potrà dirsi propriamente felice quando gli verrà affiancato l'agente speciale Will Trent del Georgia Bureau of Investigation. Tuttavia, l'aiuto del tranquillo energumeno quale è Will Trent pare indispensabile, soprattutto dopo che la vicina quindicenne di Ormewood viene trovata morta a casa di lui con la lingua tagliata di netto.
Questo romanzo è fantastico e mi ha solo confermato la bravura della Slaughter nello scrivere ottimi thriller che sanno come tenere il lettore col fiato sospeso, pur sapendo da prima dei protagonisti chi sia il colpevole e come siano andate realmente le cose. Forse è anche questo il suo punto di forza: il fatto che al lettore vien voglia di urlare al povero Trent o all'agente Polanski di guardarsi le spalle da......beh, non posso dirlo ;)
Lo stile di Karin Slaughter secondo me è spettacolare, la lettura è scorrevolissima e piacevole e non ci si annoia mai, nonostante le mille informazioni da cui viene bombardato il lettore.
Questo romanzo è vivamente consigliato agli amanti dei thriller, soprattutto a coloro i quali stiano cercando un autore (in questo caso, autrice) in grado di descrivere scene raccapriccianti e di una violenza inaudita, con una facilità e una spensieratezza senza paragoni.
Ho già letto anche il secondo della Slaughter (purtroppo, prima di "L'ombra della verità") e senza ombra di dubbio leggerò anche il terzo!