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La donna malvista
 
La donna malvista 2012-10-02 08:20:02 Pupottina
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
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Piacevolezza 
 
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Pupottina Opinione inserita da Pupottina    02 Ottobre, 2012
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Una donna davvero "malvista"

Una scrittrice che si supera di thriller in thriller. Il terzo romanzo di Nele Neuhaus l’ho trovato anche più bello del precedente, forse perché contiene nomi e cognomi più semplici da ricordare e distinguere. ;-)
La trama e gli intrecci sono sempre molto intricati, quasi irrisolvibili. Anche questa volta non mancano segreti familiari, vendette, complotti, gelosie, insider trading e loschi traffici. La Neuhaus ha un grande talento nell’immaginare crimini efferati e nel dipanare indagini dove non è mai semplice capire in anticipo il colpevole. Non è prevedibile e non gioca con la tecnica narrativa del far credere un sospettato più colpevole degli altri. È davvero sorprendente come riesca a non far intuire niente e, mentre racconta la storia, passando da una scena del crimine ad un interrogatorio, il lettore brancola nel buio esattamente come i suoi detective.
A indagare, anche in questo caso apparentemente impossibile, sono Oliver von Bodenstein e Pia Kirchhoff, che stavolta fanno anche squadra e non sono semplici collaboratori. Da veri e propri colleghi, Bodenstein e Pia, così vengono chiamati più di frequente nel romanzo, seguono l’indagine di due casi all’apparenza separati. Si tratta di due suicidi: quello di un uomo molto importante e quello di una donna, Isabel Kestner. Lei è l’interessante figura femminile che dà il titolo al romanzo. Isabel è La donna malvista, una donna amata e odiata da tutti per il suo essere esageratamente bella e intrigante. Dopo averla trovata morta, si inizia a scavare nella sua vita e nei suoi tanti segreti. Attraverso i racconti e le dichiarazioni di chi la conosceva, emerge un quadro non del tutto onorevole che le ha dato vari appellativi negativi.
Bordenstein e Pia capiscono subito che una donna così non può essersi suicidata e iniziano una serrata caccia al colpevole, dove un po’ tutti finiscono per risultare sospettati. Trovare il vero assassino in una fitta rete di menzogne e segreti sarà difficilissimo.
Adoro lo stile della Neuhaus e la sua mente che è in grado di creare queste tortuose indagini, dove, come lettori, si resta intrappolati prima ancora dei colpevoli e, fino all’ultima pagina, ogni congettura e ogni teoria può essere ribaltata da un’altra ipotesi.
Se amate i thriller ricchi di colpi di scena e con sorprendenti risvolti nelle indagini, questo romanzo fa per voi. Ve lo consiglio perché mi è piaciuto tantissimo.

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Biancaneve deve morire, Ferite profonde,
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