Dettagli Recensione
Un ombrello giallo
" Non chiedo perdono. Ma mi piacerebbe che qualcuno capisse. Potrebbe essere la prova che ho vissuto. Che contavo qualcosa. Ero una persona in preda al dolore. E contavo qualcosa. Io, Anna."
Ho voluto condividere con voi questo discorso che la protagonista fa con se stessa, perchè rende benissimo l'idea della disperazione profonda di questa donna; le frasi corte e spezzettate non sono segno di una scrittura approssimativa come in altri libri, ma di una perfetta immedesimazione dell'autrice nel suo personaggio. Forse questo libro va letto con uno sguardo più maturo, e un bagaglio di esperienza maggiore della mia, ma credo di essere riuscita a comprendere. Anna è una donna persa. Lasciata dal marito, tradita, a 50 anni, sprofonda nel più totale sconforto. Neanche la figlia riesce a riportarla alla vita, visto che "le figlie se la prendono sempre con le madri" e lo scontro tra le due è frequente. Io non ho vissuto questo libro come thriller, non basta certo inserire un omicidio per considerarlo tale; più che altro mi sono immersa nella psiche e nel cuore di Anna, e di tutte le Anne del mondo, perchè la vita non finisce per una separazione, ma è la solitudine che non fa andare avanti. L'abitudine. Che in una coppia non è per forza una cosa negativa; essere abituati ad avere una persona accanto, a sentirsi protetti e al sicuro, a poter contare su qualcuno, a non passare da soli nessuna serata, nessuna notte.. Ad Anna manca questo, e manca l'uomo che ha amato per 30 anni, che sono tutta una vita. E dopo tutta una vita non ci si può abituare alla solitudine. Infatti lei non ci riesce, e si distrae con le squallide feste per single organizzate dalla sua ex vicina di casa; dove raramente incontra qualcuno di interessate, e spesso si accontenta, pur di non tornare alla sua casa vuota, di chi si offre di farle compagnia. Cosi incontra George. Passano la serata e la notte inisieme a casa sua. Ma il mattino dopo una vicina trova l'uomo senza vita nel suo letto. La polizia inizia ad indagare ed è come sempre totalmente fuori strada. Intanto Anna non sa nulla di quello che è successo, e la sua vita scorre come sempre. Continua a frequentare le feste e finalmente incontra una persona, Bernie. E' molto triste vedere come la protagonista non riesca a lasciarsi andare, pur avendo cosi tanta voglia di farlo. Non riesce a trovare la forza dentro di lei, e si butta continuamente giù. Sembra svuotata. Bernie è sincero nei suoi confronti, e intenzionato ad aiutarla in questo senso, ma effettivamente le nasconde qualcosa: è un poliziotto e sta indagando sulla morte di George. L'unica cosa che collega Anna sulla scena del crimine è un ombrello giallo, che solo lui ha visto. Prevarrà la sua integrità morale, o l'amore per questa donna bellissima e delusa dalla vita?
Indicazioni utili
Commenti
4 risultati - visualizzati 1 - 4 |
Ordina
|
4 risultati - visualizzati 1 - 4 |