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“VEDREMO SOLTANTO UNA SFERA DI FUOCO...”
“Io registro delle cose... mari che bruciano, letti di fuoco, intere coste cancellate dall'acqua. Ghiacciai che si fondono come il burro nel forno a microonde. Hai presente la Groenlandia? Praticamente dissolta. Come una grossa, enorme aspirina con su scritto PERICOLO. Città deserte piene di ossa umane, con lucertole e coyote a farla da padroni. E alberi ovunque, e squali e coccodrilli nella metropolitana. La città perduta di Atlantide.”
“Ha l'aria di essere un mondo pericoloso quello che stai descrivendo. Pericoloso e caotico, e che mette a rischio la vita. Sono in molti a essere preoccupati per il catastrofico cambiamento del clima. Non è una paura irrazionale.”
Bethany Krall ha sedici anni ed è rinchiusa in un manicomio criminale dopo che, due anni prima, ha ucciso la madre colpendola quarantotto volte con un cacciavite; è pericolosa, per se stessa e per gli altri; tutti la ritengono una pazza psicopatica per via delle sue “visioni”: è in grado infatti di prevedere eventi catastrofici prima che questi accadano e la cosa straordinaria e inspiegabile è come riesca ad individuare esattamente luogo e data in cui questi disastri naturali si verificheranno; ma oltre a ciò riesce anche a leggere nell'animo delle persone, riesce a sentire delle cose tramite il semplice contatto fisico, lasciando il proprio interlocutore del tutto sorpreso, spiazzato e sofferente, dopo essere stato messi a nudo da una ragazzina fuori dal comune.
Il destino di questa ragazzina si incontra-scontra con quello di Gabrielle Fox, una psicologa che, con tutte le sue forze, sta cercando di tornare a vivere come un tempo, prima che un incidente la costringesse su una sedia rotelle, privandola dell'uso degli arti inferiori e della sua consapevolezza di essere donna; profondamente colpita dalla lucidità e dalla precisione con cui Bethany riferisce delle sue visioni, Gabrielle cercherà di capirne di più, grazie anche all'aiuto del dottor Frazer Melville, un ricercatore di fisica, con cui riuscirà anche a ritrovar l'amor proprio oltre che l'amore per la vita, così fortemente odiata e respinta nei mesi successivi al fatale incidente.
Riusciranno a salvare Bethany da se stessa, dal demonio che molti credono si sia impossessato di lei o la archivieranno come paziente incapace di intendere e di volere e pertanto non daranno ascolto alla sua ultima insistente profezia?
L'ultima profezia è un thriller fuori dal normale: lo si può considerare come tale nelle prime duecento pagine, ma poi muta aspetto e vira verso il genere fantascientifico o eco-thriller come è stato definito; quindi abbandonate ogni idea di giallo che vi viene in mente perchè altrimenti ne resterete fortemente delusi: qui non ci sono stereotipi normali di assassini e investigatori.
I personaggi sono ben delineati dal punto di vista psicologico, sia Bethany che Gabrielle (i due personaggi principali), raffigurano due realtà presenti nella vita di ogni giorno: una ragazzina che si ribella ai propri genitori e che nella sua “pazzia” nasconde qualcosa di più di una semplice ribellione e una donna che si ritrova ad affrontare una nuova vita, da paralitica, da emarginata, da fisicamente limitata dalla presenza o assenza di barriere architettoniche e dal mondo circostante spesso cieco e indifferente alla presenza di queste persone.
Un buon libro da cui però, personalmente, mi aspettavo di più, pensavo, anzi speravo, fosse più psicologico e più thriller e meno catastrofico e fantascientifico; gli ultimi capitoli mi hanno un po' deluso, mi sembravano scontati, un po' troppo surreali e pronti alla trasposizione cinematografica... ciò non toglie che il libro tenga col fiato sospeso fino all'ultima pagina e sopratutto che l'argomento di base sia di grande interesse e di attualità, essendo il cambiamento climatico e il riscaldamento globale un problema del tutto reale e, purtroppo, dei giorni nostri.
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